tag:blogger.com,1999:blog-274401892024-03-07T02:05:00.358-08:00VINI DAL MONDO. SAPORI DI TRADIZIONI DA SCOPRIRE.Blog di viaggio nelle culture e nei territori enologici.pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.comBlogger30125tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-73365938993617384032007-11-22T23:57:00.000-08:002011-04-29T16:18:30.913-07:00NELLA CULLA DELLA VITICOLTURA PRIMORDIALE, NELL'OMBELICO DEL MAR NERO. LA CRIMEA, I SUOI VIGNETI ED I SUOI VINI SUADENTI.<div style="text-align: justify;">C'è un mare, che dell'elemento mediterraneo rappresenta l'ideale e sostanziale prosecuzione verso l'oriente. Uno strano bacino, che agli osservatori poco avvezzi alle discipline geografiche da l'impressione di un grande lago. <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5ZcISsSD7-AfLAEJp5WJomTivvKaeEMlqhQFRNeOG9BkDViSnlr5NEfNz5Gw_w5uJqvNGl9sHRMQFJrqRxgdTz3aOTKx3gPxzX9Gmvm6sOV94gkF2W1hLJnrEj_-kF2E1do8v/s1600-h/balaclava.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5ZcISsSD7-AfLAEJp5WJomTivvKaeEMlqhQFRNeOG9BkDViSnlr5NEfNz5Gw_w5uJqvNGl9sHRMQFJrqRxgdTz3aOTKx3gPxzX9Gmvm6sOV94gkF2W1hLJnrEj_-kF2E1do8v/s320/balaclava.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5135798552562011458" border="0" /></a>Ma solo un disattento e colpevole sguardo può travisare la vera natura del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Nero">Mar Nero</a>. Un anomalo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Limes_romano"><span style="font-style: italic;">limes</span></a> climatico, geografico e culturale, nel quale i fenomeni marini, meteorici ed antropici si intrecciano, si combattono e dialogano, come nell'ideale preludio ai limitrofi orizzonti caucasici.<br /><br />A dispetto del suo aspetto lacustre era molto temuto dai navigatori dei secoli passati, che avevano come riferimento il faro della città anatolica di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Trabzon">Trebisonda</a>. Nelle notti buie e burrascose, "perdere la Trebisonda" poteva significare il trovarsi dispersi in un mare insidioso ed inospitale solcato dalle gelide ed indomite correnti provenienti dalla pianura ucraina, abili a rendere le sue acque fredde e scure. Il nome stesso (Mar Nero) pare che sia stato attribuito dai turchi sopraggiunti nell'area per distinguerlo dal meridionale e caldo Mediterraneo, da loro chiamato "Mar Bianco". Con lo stesso criterio, secondo alcuni, pare che siano stati attribuiti anche molti altri topònimi (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nilo_azzurro">Nilo Azzurro</a> e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nilo_bianco">Nilo Bianco</a>, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bielorussia">Bielorussia</a>, il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Montenegro">Montenegro</a> e l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Albania">Albania</a>).<br /><br />Il clima di questo bacino è in alcuni casi temperato, in altre zone più freddo. Ma in particolari situazioni, dove le catene montuose frenano i gelidi venti del nord, il clima si fa decisamente mediterraneo, con caratteristiche temperate e gradevoli, ideali alla viticoltura di qualità. E pare che alcuni dei ceppi originari della vite abbiano proprio avuto origine nelle regioni costiere della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Georgia">Georgia</a> e della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Crimea">Crimea</a>.<br /><br />La <span style="font-weight: bold;">Crimea</span>, il cui nome ci evoca <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_di_Crimea">guerre</a> antiche e cariche avvincenti. La cui terra si rivela sorprendentemente prodiga di vini dolci e pregiati.<br /><br />I vini di queste terre assumono prerogative antiche, con tendenze diverse da quanto è oramai consolidato nelle enologie occidentali. Difatti, diversamente da quanto avviene per la nostra produzione, la gran parte dei volumi di vini prodotti nell'area è costituita da vini ad alto contenuto zuccherino residuo, ottenuti anche con l'impiego delle anfore nelle fasi di vinificazione ed affinamento.<br /><br />In occasione del vino dei blogger#12, proposto da <a href="http://unacolicadacqua.blogspot.com/2007/10/il-vino-dei-blogger-12.html">Marco Cenci</a>, ho pensato di parlare del <span style="font-weight: bold;">pinot grigio 2002</span> <span style="font-weight: bold;">dolce </span>(Пiно Грi) prodotto dall'<a href="http://www.massandra.crimea.com/">azienda Massandra</a> (Масандра), situata nell'omonima <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Massandra">località</a> <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ucraina">ucraina</a>. Ho cercato, con molte peripezie, di ottenere alcune bottiglie prodotte da queste azienda, il cui nome suscita molte suggestioni nel cuore di ogni amante del mondo enologico. Quando, finalmente, mi sono arrivati questi oggetti da noi pressoché introvabili non ho potuto resistere da un assaggio.<br /><br /><object height="355" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/SrUbiibKXSs&rel=1"><param name="wmode" value="transparent"><embed src="http://www.youtube.com/v/SrUbiibKXSs&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" height="355" width="425"></embed></object><br /><br />Il fascino del retroterra storico, geografico e culturale che questo vino ha estrinsecato all'assaggio, hanno pienamente ricompensato il disagio di una lunga attesa, ripagandomi con una pienezza di gusto e di aromi di grande eleganza.<br /><br />Questo splendido vino viene ottenuto con uve della cultivar pinot grigio raccolte in vendemmia tardiva, sottoposte a<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6o0v9Z_GfszCtdLSJVGONixyqG2uQmsVFwLODE2SWpaB8hYhVSjwdMVHm_Psdo_3ykcF25WWYLNeGPe95HzJhig8qe_qsvCKq_NqD-XAHemKUy1cti7igRJ7udhLJPatzBl0z/s1600-h/vini+massandra.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6o0v9Z_GfszCtdLSJVGONixyqG2uQmsVFwLODE2SWpaB8hYhVSjwdMVHm_Psdo_3ykcF25WWYLNeGPe95HzJhig8qe_qsvCKq_NqD-XAHemKUy1cti7igRJ7udhLJPatzBl0z/s320/vini+massandra.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5135801219736702290" border="0" /></a> leggero appassimento ed avviate alla vinificazione in anfora. Successivamente, la prelibata bevanda, subisce un periodo di invecchiamento in legno di due anni dopo di che viene destinato all'imbottigliamento ed all'affinamento in bottiglia. Il grado alcolico finale è pari al 13% del volume (senza ricorso alla pratica dell'arricchimento). Il colore è rosso granato, molto caratteristico. Il profumo è molto piacevole e ricorda il miele ed i fiori degli agrumi. Il gusto è pieno e raffinato, molto dolce, bilanciato da una gradevole nota acida, in un connubio tale da renderlo molto adatto come compagno di un pomeriggio di lettura. Ottimo anche abbinato al consumo di dolci a base di frutta. In Ucraina si usa, ad esempio, degustarlo insieme ad uno <span style="font-weight: bold;">strudel di prugne </span>(Струдель со сливами). La prova da me fatta mi ha dato soddisfazioni davvero notevoli.<br /><br />Il prezzo??? In Italia non ho parametri economici precisi ma, in Ucraina, viene venduto ad un prezzo di circa 12 euri. Un costo davvero contenuto per un autentico capolavoro.<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore</span>.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: VEDUTA DELLA FORTEZZA GENOVESE DI <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Balaklava">BALACLAVA</a>, ALCUNE BOTTIGLIE PRODOTTE DALLA CASA VINICOLA "MASSANDRA".<br />NEL VIDEO: ALCUNE IMMAGINI GIRATE NELLA STESSA CASA VINICOLA (VIDEO TROVATO IN RETE).<br /></span><br /><br /><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"885","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-57138062187509952952007-08-12T04:33:00.000-07:002008-12-09T13:21:04.989-08:00VACANZE.Inizia il meritato riposo per il vostro enofilo nomade!!<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlJG_y6WKUgl_fWdkfmENMQcvkZkL4TKCZBGNK5ki8znb0taL8omnl85jLPByXPPqyv2ZZLN3priQjxOAgQwnfhezClYruURpHleS5m5xJGjailpVuD-VsKR12xskTKO4ynzua/s1600-h/CAPPADOCIA+VITICOLTURA.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlJG_y6WKUgl_fWdkfmENMQcvkZkL4TKCZBGNK5ki8znb0taL8omnl85jLPByXPPqyv2ZZLN3priQjxOAgQwnfhezClYruURpHleS5m5xJGjailpVuD-VsKR12xskTKO4ynzua/s400/CAPPADOCIA+VITICOLTURA.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5097778459238887570" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Buone vacanze e Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLA FOTO: VITICOLTURA IN <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cappadocia_%28regione%29">CAPPADOCIA</a> (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Turchia">TURCHIA</a>).</span>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-56485598504885725432007-06-10T09:03:00.000-07:002007-06-10T05:14:56.579-07:00VINO DEI BLOGGER#7-GLI AUTOBIANCHI DEL REFRIGERIO. IL RIEPILOGO DI UNA BELLA GIORNATA.<div style="text-align: justify;">Come era successo per l'edizione numero 6 promossa da <a href="http://www.aristide.biz/">Aristide</a>, anche per questa è stata d'ispirazione l'imminenza della stagione calda. Ed i risultati sono stati analoghi. Difatti, come era accaduto lo scorso mese, anche il nostro giovedì è stato funestato da piogge di tipo monsonico. Nel mio caso ho addirittura pubblicato il post durante una poetica grandinata!!!<br /><br />Questo è l'elenco dei partecipanti ed i loro post.<br /><ul><li><span style="font-weight: bold;">Maria Grazia Melegari</span> di <a style="font-weight: bold;" href="http://undiwine.typepad.com/soavemente/">Soavemente</a><span style="font-weight: bold;"> </span>ha realizzato, "tradendo" la vocazione veneta del suo blog, un <a style="font-weight: bold;" href="http://undiwine.typepad.com/soavemente/2007/06/vino_dei_blogge.html">post</a> davvero interessante avente come oggetto l'<span style="font-weight: bold;">Ansonica Costa dell'Argentario della Fattoria La Parrina 2006</span>. Parla con passione della sorpresa ricevuta da un bianco prodotto in una terra di grandi rossi come è la Toscana. E lo fa con una lodevole dovizia di particolari, mettendo in risalto la notevole freschezza del prodotto, le cui caratteristiche rendono piacevolmente armonico l'insieme, nonostante l'importante tasso alcolico. Le note floreali tipiche dell'ansonica hanno fatto il resto. <span style="font-weight: bold;">Complimenti all'amica Maria Grazia</span>.</li><li><span style="font-weight: bold;">Giacinto Chrichella</span> di <a href="http://maialeubriaco.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">Maiale Ubriaco</span></a> ha postato un <a style="font-weight: bold;" href="http://maialeubriaco.blogspot.com/2007/06/cilento-bianco-doc-2004-carmine-botti.html">articolo</a> molto bello sul <span style="font-weight: bold;">Cilento Bianco DOC 2004 di Carmine Botti</span>. Giacinto parla di un rischioso esperimento andato fortunatamente a buon fine, facendo invecchiare questo vino genuinamente cilentano vinificato in acciaio. L'affinamento in bottiglia ha esaltato la naturale complessità del Fiano, dimostrando l'eccezionale longevità di questo prodotto, rendendolo degno compagno anche degli ottimi prodotti caseari che la Campania offre. <span style="font-weight: bold;">Complimenti a Giacinto</span>.</li><li><span style="font-weight: bold;">Marco</span> <span style="font-weight: bold;">Grossi</span> di <span style="font-weight: bold;"><a href="http://imbottigliatoallorigine.blogspot.com/">Imbottigliato all'Origine</a> </span>ha realizzato un <a style="font-weight: bold;" href="http://imbottigliatoallorigine.blogspot.com/2007/06/vino-dei-blogger-7-tabula-rasa.html">post</a> che descrive un'autentica svolta nel campo enologico, descrivendo il <span style="font-weight: bold;">Tabula Rasa dell'Azienda Agricola Molinelli di Ziano Piacentino</span>, nell'area dei Colli Piacentini. Il suo racconto mi rimanda alle lezioni dell'anziano ed orgoglioso preside dell'Istituto Agrario nel quale mi sono diplomato (I.T.A.S. "P.Cuppari" di Alanno-PE) quando, parlando della catastrofe epocale della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Daktulosphaira_vitifoliae">fillossera</a>, definiva le strategie degli anni seguenti, che comprendevano, in alternativa alle barbatelle con piede americano tollerante, lo sviluppo di ibridi produttori diretti da poter mettere direttamente a dimora per talea. Strategia che non ha avuto sviluppo, in quanto l'ibridazione mendeliana con la vite americana portava spesso a snaturare la tipicità delle uve. Ma in alcuni contesti sono rimaste delle piccole realtà produttive, spesso bistrattate. Marco ha invece portato il caso molto interessante della famiglia Molinelli che ha creduto in un vitigno figlio di quell'epoca (ottenuto dall'incrocio tra il Sauvignon ed uva americana), facendone stilare la scheda ampelografica da un luminare dell'Università di Piacenza e brevettandolo come vitigno di famiglia. Un vitigno di confine sotto molti aspetti, sia concettuali che geografici. Un vitigno che, alla vinificazione, può presentare molte gradite sorprese dalle intensità pari o forse superiori allo stupore che ho provato leggendo questo bellissimo post. <span style="font-weight: bold;">Complimenti Marco</span>.</li><li><span style="font-weight: bold;">Luca Risso</span> di <a href="http://www.thewineblog.net/vino/"><span style="font-weight: bold;">TheWineBlog.net</span></a> ha invece <a style="font-weight: bold;" href="http://www.thewineblog.net/vino/archives/2007/06/07/il_vino_dei_blogger_.html#more">descritto</a> un prodotto meno stravagante ma non per questo meno interessante: la <span style="font-weight: bold;">Malvasia Novae 2005 della Cantina Cerveteri</span>. La particolare tecnica di vinificazione tendente a salvaguardare la composizione qualitativa dell'acidità fissa rende questo vino ricco in freschezza e piacevolezza. Il complesso aromatico tipico delle malvasie (e quindi di questa bella malvasia laziale) chiudono il quadro di un perfetto vino estivo. <span style="font-weight: bold;">Complimenti Luca</span>.</li><li><a href="http://www.lucianopignataro.it/"><span style="font-weight: bold;">Luciano Pignataro</span></a> ci ha invece riportati in Campania, facendoci respirare le atmosfere della Costiera Amalfitana, con la famosa colatura di alici di Cetara ed i cartocci di pesce fritto (in Campania chiamati "cuoppi", con vari significati) che rappresentano la tradizione di tutte le coste del Mediterraneo. Luciano, in questo idillio, ci ha sorpresi con un bel <a href="http://www.lucianopignataro.it/articolo.php?pl=3109"><span style="font-weight: bold;">post</span></a> sul <span style="font-weight: bold;">Selim 2006 Spumante capsula nera dei Viticoltori De Conciliis di Prignano Cilento</span>. Luciano descrive con attenzione questo spumante (ottenuto con uve delle cultivar Fiano ed Aglianico) in grado di mettere in discussione molti pregiudizi sugli spumanti campani e meridionali, ponendo il lettore nella predisposizione e nell'attesa di trovarsi in riva al mare con un cuoppo (il cartoccio di pesce fritto, non la donna o l'uomo spregevole!!!!) ed un bel calice di Selim. Nel rosso sfondo di un tramonto di mezza estate. <span style="font-weight: bold;">Complimenti Luciano</span>.</li><li><span style="font-weight: bold;">Mirco Mariotti</span> di <a href="http://blogewine.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">Blog&Wine</span></a> ha iniziato il suo <a style="font-weight: bold;" href="http://blogewine.blogspot.com/2007/06/vino-dei-blogger-7.html">post</a> facendo una panoramica sulle numerose cultivar di bianchi autoctoni dell'Emilia Romagna, andando a focalizzare la sua attenzione per un vitigno che per me rappresenta un mito, l'Albana, regina della Romagna. La scelta di Mirco è ricaduta sull'<span style="font-weight: bold;">Albana secca DOCG "Compadrona" 2005 dell'Azienda Poderi delle Rocche</span>. La descrizione di questo bravo blogger si sofferma sulle peculiarità del vitigno, le cui bucce sono molto ricche in polifenoli, tanto da rendere necessarie alcune accortezze nei processi di vinificazione, in modo da rendere le caratteristiche della cultivar dei veri punti di forza. I profumi e la ricchezza in glicerina dei mosti dell'Albana fanno il resto, rendendo possibile l'ottenimento di un vino piacevole e longevo, ottimo compagno di una buona piadina imolese. L'attenzione al territorio ed alle tradizioni rendono questo blogger molto interessante. <span style="font-weight: bold;">Complimenti Mirco ed in bocca al lupo</span>!!!<br /></li><li><span style="font-weight: bold;">Jomar Brustolin</span> di <a href="http://www.qvinho.com.br/"><span style="font-weight: bold;">QVinho</span></a>, direttamente dal Brasile, ha descritto nel suo <a href="http://www.qvinho.com.br/2007/05/31/lurton-torrontes-2005/"><span style="font-weight: bold;">post</span></a> il <span style="font-weight: bold;">Lurton Torrontes 2005</span>, prodotto in <span style="font-weight: bold;">Argentina</span>. Il suo articolo è scritto interamente in portoghese, lingua della quale non ho purtroppo dimestichezza. Ringrazio comunque l'amico Jomar che, con la sua partecipazione, ha dimostrato ancora una volta il carattere universalista e paritario della rete ed ha sancito il profilo internazionale del vino dei blogger. <span style="font-weight: bold;">Complimenti Jomar</span>. E grazie.<br /></li><li><span style="font-weight: bold;">Massimiliano (Max) Cochetti</span> di <a href="http://www.quintomiglio.com/blog/"><span style="font-weight: bold;">Wino, ovvero Marketing di Vino</span></a>, ha invece parlato, nel suo <a href="http://www.quintomiglio.com/blog/2007/06/vino-dei-blogger-7-bianco-autoctono-da.html"><span style="font-weight: bold;">post</span></a>, di un vitigno simbolo della freschezza più (meritatamente) blasonata espressa dall'enologia italiana: il <span style="font-weight: bold;">Prosecco</span>. Quello descritto da Max è il <span style="font-weight: bold;">Borgo Fur di Sorelle Bronca, Colbertaldo di Vidor (TV)</span>, chiuso con la classica legatura a spago. Max parla con completezza dei profumi di questo Prosecco e del suo gusto che ben si armonizza con il clima caldo che tutti si aspettano per l'estate. <span style="font-weight: bold;">Complimenti Massimiliano</span>.</li><li><span style="font-weight: bold;">Terence Hughes </span>di <span style="font-weight: bold;"><a href="http://www.mondosapore.com/">Mondosapore</a> </span>è assente giustificato.</li><li><span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore</span> di <a href="http://pierovini.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">Vini dal Mondo</span></a> ha realizzato un <a style="font-weight: bold;" href="http://pierovini.blogspot.com/2007/06/dalla-dalmazia-meravigliosa-di-sole-e.html">post</a> sul <span style="font-weight: bold;">Bogdanuša</span> prodotto dalla <span style="font-weight: bold;">Vinarija Plančić</span> di Svirče (Isola di Hvar, Croazia). Il Bogdanuša è un vitigno autoctono della Dalmazia, il cui nome significa "<span style="font-weight: bold;">dono del Signore</span>". Scusatemi se, come usa fare Maradona, mi sono appena citato in terza persona!!!</li></ul>Questa edizione è stata caratterizzata dalla presenza di molti vitigni interessanti, alcuni molto blasonati ed altri poco conosciuti, portati alla ribalta dalle descrizioni appassionate dei blogger di questa settima edizione. Due i vini spumanti menzionati.<br /><br />Molto piacevole, a mio avviso, anche il profilo dei produttori oggetto dei post, tutti poco conosciuti dal grande pubblico. Questi viticoltori sono quindi stati menzionati non in relazione alla loro "influenza politica" ma in base alla passione per il loro lavoro concretizzata negli ottimi prodotti espressi. Un vero successo del blogging indipendente.<br /><br />L'aspetto geografico è stato davvero interessante, con un sostanziale equilibrio tra il nord ed il sud della penisola e tra i bacini tirrenico ed adriatico. I vini descritti sono stati prodotti nei seguenti territori: <span style="font-weight: bold;">Campania</span> (2), <span style="font-weight: bold;">Emilia Romagna</span> (2), <span style="font-weight: bold;">Toscana</span> (1), <span style="font-weight: bold;">Veneto</span> (1), <span style="font-weight: bold;">Lazio</span> (1), <span style="font-weight: bold;">Argentina</span> (1) e <span style="font-weight: bold;">Croazia</span> (1). Tre vini del nord Italia, due del centro, due del sud, quattro del versante tirrenico, quattro del bacino adriatico. Ed uno dal continente americano. Davvero un bel mosaico di profumi!!!<br /><br />Voglio infine ringraziare i protagonisti di questa bella giornata per la passione dimostrata nella divulgazione enologica corretta e senza condizionamenti, passando il testimone al bravo <span style="font-weight: bold;">Mirco Mariotti</span> di <a href="http://blogewine.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">Blog&Wine</span></a>, al quale spetta ora l'onere e l'onore di organizzare la prossima edizione del <span style="font-weight: bold;">vino dei blogger</span>. La <span style="font-weight: bold;">numero 8</span>!!!<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore.</span><br /><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-72578112908809938132007-06-07T22:11:00.000-07:002011-04-29T16:19:39.166-07:00VINO DEI BLOGGER#7. DALLA DALMAZIA, MERAVIGLIOSA DI SOLE E DI MARE, UN VINO FRESCO E PIACEVOLE. DA HVAR, IL BOGDANUŠA.<div style="text-align: justify;">La Dalmazia costituisce una regione geografica del tutto particolare, in quanto rappresenta il connubio di numerosi elementi che in quest'area si intersecano in maniera mirabolante.<br /><br />Il territorio dalmata è caratterizzato da catene montuose importanti che si sviluppano in prossimità dell'<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBIU8ZZg63ITbbCnwyyEbJccqUQOvjwTI2rWLE-AxeeWtiGO-hHcxyspsq1tbljVO58Vv_Cj59r8mZEnLe6iwBkf4uy8MZ7ShVFk9g14fLJTxTOu7k3ZGmIcyTcpVc2okoKlK2/s1600-h/SPLIT_Panoramablick_vom_Marjan_IMG_4494-6.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBIU8ZZg63ITbbCnwyyEbJccqUQOvjwTI2rWLE-AxeeWtiGO-hHcxyspsq1tbljVO58Vv_Cj59r8mZEnLe6iwBkf4uy8MZ7ShVFk9g14fLJTxTOu7k3ZGmIcyTcpVc2okoKlK2/s320/SPLIT_Panoramablick_vom_Marjan_IMG_4494-6.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5073416224145305922" border="0" /></a>Adriatico e dalla estrema insularità della costa, che arriva a superare il numero di mille isole. Il clima è prettamente mediterraneo, la cui alternanza è condizionata dai due venti che interessano i versanti delle isole e delle coste: lo "jug" (da sud) e la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bora">bora</a> (da nord-est). I versanti delle isole, le cui orografie presentano quasi senza eccezioni rilievi collinari aspri, vengono diversificati nell'aspetto e nella flora, caratterizzandosi dall'essere brulli nelle zone esposte a bora e rigogliosamente verdi nelle parti esposte allo "jug" ed allo scirocco.<br /><br />In Dalmazia assumono una piacevole peculiarità anche gli aspetti antropici e culturali, essendoci una naturale presenza multietnica, legata alle passate dominazioni ed alla limitata vastità del Mare Adriatico, da sempre attraversato da scambi commerciali e creativi, tanto da renderlo una realtà unica. Roma (a <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Solin">Salona</a> è nato l'imperatore <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Diocleziano">Diocleziano</a>), <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Impero_Bizantino">Costantinopoli</a>, l'<a href="http://www.arch-ant.bham.ac.uk/research/vince/page19.html">antica Grecia</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_di_Venezia">Venezia</a>,<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHHPzVWcVsTHFT35D5OuE9ekQn8CQ5pxp2rE_zmRM-fiQbPW5AkzBYtQ8IH-R6lYOVSjvYCjJdKVS8q-hOOPA7hgaqahXIDvuU_-zyBC64sYSpMNEcuIvfGfUq1-n6aJgXcMI7/s1600-h/solin.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHHPzVWcVsTHFT35D5OuE9ekQn8CQ5pxp2rE_zmRM-fiQbPW5AkzBYtQ8IH-R6lYOVSjvYCjJdKVS8q-hOOPA7hgaqahXIDvuU_-zyBC64sYSpMNEcuIvfGfUq1-n6aJgXcMI7/s320/solin.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5073416426008768850" border="0" /></a> l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Impero_Austriaco">Austria</a>, l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Dalmazia#Rivalit.C3.A0_tra_Venezia_e_Ungheria_in_Dalmazia.2C_1102-1420">Ungheria</a>, gli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Impero_Ottomano">ottomani</a> ed <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Dalmazia#L.27epoca_napoleonica.2C_1797-1815">altri</a> ancora, fondendosi con la cultura croata, hanno contribuito alla varietà culturale di questo bell'angolo di Europa. Una realtà perfettamente fotografata dallo scrittore <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Matvejevic">Predrag Matvejević</a> il quale, facendo paragoni tra i vari bacini del mondo, definiva gli oceani come mari delle distanze, il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mediterraneo">Mediterraneo</a> come mare della vicinanza e l'<a href="http://www.sciroccoinrete.it/Matvejevic.html">Adriatico come mare dell'intimità</a>. Anche lo scrittore <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fernand_Braudel">Fernand Braudel</a> afferma che, per le sue caratteristiche, l'Adriatico riassume in se tutto il Mediterraneo.<br /><br /><object width="425" height="350"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/rePzUOPfEVA"><param name="wmode" value="transparent"><embed src="http://www.youtube.com/v/rePzUOPfEVA" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="350"></embed></object><br /><br />Tutte queste vicissitudini hanno condizionato anche la viticoltura, rendendo oggi disponibili numerosissime cultivar viticole, alcune delle quali diffuse in una sola isola. Come accade per la varietà oggetto del mio post, la <a href="http://www.mali-podrum.com/hr/vino/614/Bogdanu%C5%A1a%2C%20Bogdanu%C5%A1a%202002.%2C%20Plan%C4%8Di%C4%87%20d.o.o.">Bogdanuša</a>, coltivata nell'isola di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Lesina">Hvar (Lesina)</a>, in Dalmazia centrale.<br /><br />Questo vitigno si caratterizza dall'avere racemi di dimensioni <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP1T6s9zYDc6VipJyXLZe0PEkacz6vETPIZkuyiVyl70ch_0PGvDvDzEkZSeOVNQMsbOG6w9uf0S4ElpoMrqXCkJ7875TwY94JqNCydYclQ9c_SmrBrvIZoTOVNVF_RG7OVHxV/s1600-h/vinograd_3_x.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP1T6s9zYDc6VipJyXLZe0PEkacz6vETPIZkuyiVyl70ch_0PGvDvDzEkZSeOVNQMsbOG6w9uf0S4ElpoMrqXCkJ7875TwY94JqNCydYclQ9c_SmrBrvIZoTOVNVF_RG7OVHxV/s200/vinograd_3_x.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5073414162561003778" border="0" /></a>medio-piccole raramente alati, acini di buone dimensioni e dal colore tendente all'ambrato. La sua diffusione è di fatto limitata alla sola isola di Hvar ed in particolare nelle località di <a href="http://w3.mrki.info/hvar/svirce.html">Svirče</a>, <a href="http://www.jelsa-online.com/">Jelsa</a> e <a href="http://www.vrboska.info/it/index.htm">Vrboska</a>, i cui terreni sono caratterizzati dall'abbondanza di scheletro nella tessitura e da alte percentuali di ferro nella frazione argillosa. Tali caratteristiche, unite al clima caldo secco ed al sistema di allevamento ad alberello, costituiscono fattori che consentono l'ottenimento di prodotti dalla qualità eccellente.<br /><br />Il Bogdanuša da me assaggiato è quello prodotto dalla <a href="http://www.plancic.com/index.php?page=&ling=eng">Vinarija Plančić</a> (una delle primissime cantine private in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Croazia">Croazia</a>), la cui<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid449X0136YnQotyzqVUjq5sMMvGaJOQAT-PuB3vBl-qru0kmXLCocRNsx7WvQfUq1768HfbEIFQnMjZOLaDfQAXw0ANG_jpJWznB6ZxIYz4W2BD7knC6Vew9Oi-eTQCFQjbZe/s1600-h/bogdanusa.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid449X0136YnQotyzqVUjq5sMMvGaJOQAT-PuB3vBl-qru0kmXLCocRNsx7WvQfUq1768HfbEIFQnMjZOLaDfQAXw0ANG_jpJWznB6ZxIYz4W2BD7knC6Vew9Oi-eTQCFQjbZe/s320/bogdanusa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5073414948540018978" border="0" /></a> sede è situata nel territorio di <a href="http://hr.wikipedia.org/wiki/Vrbanj">Vrbanj</a>. La vendemmia avviene a settembre inoltrato e la vinificazione si effettua in vasi di acciaio inox, dopo aver svolto una breve <a href="http://www.lacantinadelsommelier.com/criomacerazione.asp">criomacerazione</a>. Il prodotto che se ne ottiene va bevuto giovane, al fine di cogliere tutta la suadenza del vitigno.<br /><br />Questo vino è caratterizzato dall'avere un colore giallo paglierino con riflessi tendenti all'oro, profumo floreale che ricorda lievemente la fioritura del tiglio, un gusto armonico, sapido ed avvolgente che, nel finale, rivela una acidità importante, tale da conferire una straordinaria freschezza al prodotto. Il moderato tasso alcolico (12% vol.) lo rende ideale per il consumo estivo.<br /><br />Si abbina perfettamente con piatti a base di pesce e frutti di mare. Penso però che il suo meglio lo possa esprimere con un buon piatto di <a href="http://www.casatea.com/index.php?name=News&file=article&sid=544">scampi alla buzarra</a>.<br /><br />Il prezzo??? E' possibile trovarlo ad un costo di circa 8 euri in enoteca. un prezzo sicuramente onesto per un prodotto fantastico come il Bogdanuša, dal nome così musicale che, tradotto in italiano, significa "<span style="font-weight: bold;">dono del Signore</span>".<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore</span>.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NEL VIDEO: FILMATO PROMOZIONALE DELLA DALMAZIA.</span><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: VEDUTA DELLA CITTA' E DEL PORTO ANTICO DI <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Spalato">SPALATO</a>, AREA ARCHEOLOGICA DI SALONA (SOLIN), VIGNETO A HVAR, BOTTIGLIA DI BOGDANUŠA PLANČIĆ.</span><br /><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"726","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-65537113239200159692007-05-16T06:27:00.000-07:002007-05-16T06:50:48.922-07:00VINO DEI BLOGGER #7. GLI AUTOBIANCHI DEL REFRIGERIO.<div style="text-align: justify;">Siamo alla settima edizione del vino dei blogger e, in questi tempi, il desiderio di temperature torride si concretizza, stimolato dalle belle giornate e dall'imminenza astronomica della stagione estiva. Le mie afose serate dello scorso giugno sono state caratterizzate piacevolmente dai vini bianchi dal gusto fresco e dalla temperatura ristoratrice. Allora ho pensato: quale tema potrebbe interessare di più nell'imminenza dei mesi caldi? Quale refrigerio può essere più ristoratore di un buon prodotto che esprime pienamente un territorio?<br /><br />Allora...veniamo al tema!! Parliamo di un bianco che a nostro avviso sia il più piacevolmente bevibile nel periodo estivo, ottenuto da uve autoctone.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">La mia proposta:<br /></span><ol><li>fate mente locale sul vino bianco che nelle scorse estati più vi ha dato benessere e refrigerio;</li><li>fatene un ripasso, ovvero riassaggiatelo;</li><li>sono ammessi sia i bianchi tranquilli che mossi;</li><li>sono ammessi anche quelli elaborati in legno;</li><li>sono ammessi esclusivamente bianchi da vitigni autoctoni, anche in uvaggio, purchè le cultivar che ne concorrono siano espressione del territorio;</li><li>sono ammessi vini con denominazione I.G.T., D.O.C. e D.O.C.G.;</li><li>nessun vincolo sul prezzo e sulla provenienza geografica;</li><li>assaggio a temperatura consigliata;</li><li>è gradito un riferimento al cibo accompagnato;</li><li>seguendo il bell'esempio di Aristide <span style="font-weight: bold;">pubblicheremo tutti lo stesso giorno, dalle 0,00 alle 24,00 di giovedì 7 giugno</span>.</li></ol>Oltre a queste piccole raccomandazioni invito anche tutti gli appassionati che non hanno un proprio blog a pubblicare le impressioni. Possono a questo scopo utilizzare blog di amici, oppure, posso mettere a disposizione il mio.<br /><br />Per qualsiasi chiarimento non fatevi problemi...<a href="http://www.blogger.com/pie.sal@gmail.com"></a>contattatemi pure (pie.sal@gmail.com), sarà mio piacere dare tutte le delucidazioni del caso.<br /><br />Allora cosa dire??? In bocca al lupo...e...Buona Salute a Tutti!!!!! Pierluigi Salvatore.<br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-59804934569251266942007-05-06T06:52:00.000-07:002007-05-06T20:12:20.046-07:00Vino dei blogger #6. Riepilogo dei partecipanti.<div style="text-align: justify;">Prendo il testimone dell'iniziativa da <a href="http://www.aristide.biz/2007/05/vino_dei_blogge_2.html#more">Aristide</a> facendo un breve compendio dell'iniziativa dedicata ai rosati.<br /><br />I blogger che hanno partecipato all'ultima edizione del "<span style="font-weight: bold;">Vino dei Blogger#6</span>" con un post dedicato sono i seguenti:<br /><br /></div><ul><li>J. Gómez Pallarès, <a href="http://devinis.blogspot.com/">De VinisCibisque</a><br /><strong><a href="http://www.tramin-wine.it/">Cantina Produttori Termeno</a>, Lagrein Rosé 2006</strong><br /><a href="http://devinis.blogspot.com/2007/05/lagrein-ros-2006-de-la-cantina-tramin.html">Qui il post</a>.</li><li>Maria Grazia M., <a href="http://undiwine.typepad.com/soavemente/">Soavemente...</a><br /><strong><a href="http://www.agriturismocostadoro.com/">Azienda Agricola Costadoro</a>, Bardolino DOC Chiaretto Brut 2006</strong><br /><a href="http://undiwine.typepad.com/soavemente/2007/05/vino_dei_blogge.html">Qui il post</a></li><li>Angelo Peretti, <a href="http://www.internetgourmet.it/">InternetGourmet.it</a><br />- <strong><a href="http://www.levignedisanpietro.it/">Le Vigne di San Pietro</a>, </strong><strong>CorDeRosa IGT Rosato Veneto 2006</strong><br />- <strong><a href="http://www.cavalchina.com/">La Prendina</a>, </strong><strong>Feniletto IGT Rosato Alto Mincio 2006</strong><br />- <strong>Guerrieri Rizzardi</strong>, <strong>Rosa Rosae IGT Rosato Veronese 2006</strong><br /><a href="http://www.internetgourmet.it/index.asp?pag=articoli.asp&idr=1048">Qui l'articolo</a>.</li><li>Elisabetta Tosi (Lizzy), <a href="http://www.tigulliovino.it/vinopigro/">VinoPigro</a><br /><strong><a href="http://www.lesalette.it/">Le Salette</a>, Molinara del Veneto IGT 2006</strong><br /><a href="http://www.tigulliovino.it/vinopigro/2007/05/vino_del_blogger_6_molinara_ig.html">Qui il post</a>.</li><li>Luciano Pignataro, <a href="http://www.lucianopignataro.it/wineblog.php">Luciano Pignataro WineBlog</a><br /><strong><a href="http://www.cantinedelnotaio.it/home.asp">Cantine del Notaio</a>, <a href="http://www.cantinedelnotaio.it/i_prodottiview.asp?Pag=5&SubPag=1&Id=2">Rogito IGT Basilicata 2005</a> </strong><br /><a href="http://www.lucianopignataro.it/articolo.php?pl=2996">Qui il post</a>.</li><li>Pierluigi Salvatore, <a href="http://www.pierovini.blogspot.com/">Vini dal mondo. Sapori di tradizioni da scoprire, </a><span style="font-weight: bold;">Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo "Piè delle Vigne" Az. Agricola Luigi Cataldi Madonna</span><a href="http://pierovini.blogspot.com/2007/05/arriva-lestate-voglia-di-freschi-rosati.html"> Qui il post.</a></li><li>Massimiliano Perbellini, <a href="http://www.wineplanet.it/">Wineplanet.it</a><strong><a href="http://www.burlotto.com/"><br />Commendator G.B. Burlotto</a>, Teres Vino da Tavola</strong><br /><a href="http://www.wineplanet.it/index.php/2007/05/03/il-vino-rosato-dei-blogger/">Qui il post</a>.</li><li>Marco Grossi, <a href="http://imbottigliatoallorigine.blogspot.com/">Imbottigliato all'Origine</a><br /><strong><a href="http://www.leonedecastris.com/">Leone de Castris</a>, Five Roses Salento IGT 2005</strong><br /><a href="http://imbottigliatoallorigine.blogspot.com/2007/05/vino-dei-blogger-6-five-roses-leone-de.html">Qui il post</a>.</li><li>Pier Francesco Lisi, <a href="http://vino-biologico.blogspot.com/">Il vino biologico</a><br /><strong><a href="http://www.ilduchesco.it/">Il Duchesco</a>, Alcione 2006</strong><br /><a href="http://vino-biologico.blogspot.com/2007/05/il-vino-dei-blogger6-un-rosato.html">Qui il post</a>.</li><li>Giacinto Chirichella, <a href="http://maialeubriaco.blogspot.com/">Il maiale ubriaco</a><br /><strong>Luigi Maffini, Denazzano Aglianico Rosato Paestum IGT 2006</strong><br /><a href="http://maialeubriaco.blogspot.com/2007/05/denazzano-paestum-igt-aglianico-rosato.html">Qui il post</a>.</li><li>Filippo Ronco, <a href="http://blog.tigulliovino.it/">TigullioVino.it Weblog</a><br /><strong><a href="http://www.domainedeterrebrune.com/">Domaine de Terrebrune</a> di Georges et Reynald Delille di Ollioules<br />Bandol AOC Rosé 2005</strong><br /><a href="http://www.tigulliovino.it/blog/2007/05/vino_dei_blogger_6_bandol_rose.html">Qui il post</a>.</li><li>Massimiliano (Max) Cocchetti, <a href="http://www.quintomiglio.com/blog/">Wino, ovvero Marketing di vino</a><br /><strong><a href="http://www.librandi.it/">Librandi</a>, <a href="http://www.librandi.it/sito_2006/schedevinihtml/cirorosato.html">Cirò Rosato DOC 2006</a></strong><br /><a href="http://www.quintomiglio.com/blog/2007/05/vino-dei-blogger-6-ros.html">Qui il post</a>.</li><li>Luca Risso, <a href="http://www.thewineblog.net/vino/">TheWineBlog.net</a><br /><strong><a href="http://www.lucaferraris.it/">Luca Ferraris Vineyard</a>, Grignolino d'Asti Vigna del Casot 2006</strong><br /><a href="http://www.thewineblog.net/vino/archives/2007/05/03/il_vino_dei_blogger_.html#more">Qui il post</a>.</li><li>Stefano Franceschi, enofilo ospite di Aristide<br /><strong><a href="http://www.michelecalo.it/">Michele Calò & Figli</a>, </strong><strong>Mjere Alezio Rosato DOC</strong><strong> 2005</strong><br /><a href="http://www.aristide.biz/2007/05/vino_dei_blogge_1.html">Qui il post</a>.</li><li>Giampiero Nadali, Aristide<br /><strong><a href="http://www.champagne-boulard.fr/">Raymond Boulard</a>,</strong><strong> <a href="http://www.champagne-boulard.fr/fr/boulard-rose-de-saignee.htm">Champagne Cuvée Rosé «Rosé de Saignée» Brut Nature</a></strong><br /><a href="http://www.aristide.biz/2007/05/vino_dei_blogge.html">Qui il post</a>.</li><li>Michele Marziani, <a href="http://www.biraghi.org/michelemarziani/">Appunti di Viaggio</a><br /><a href="http://www.cantalupo.net/"><strong>Antichi Vigneti di Cantalupo</strong></a>, <a href="http://www.cantalupo.net/ita/schede/mimo.htm"><strong>Il Mimo Colline Novaresi DOC Nebbiolo 2002</strong></a><br /><br /></li></ul><div style="text-align: justify;">Complimenti a tutti questi bravissimi appassionati dell'arte enologica. Appuntamento alla prossima tornata del vino dei blogger..la numero 7.<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.<br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-48016029301307338942007-05-03T17:00:00.000-07:002011-04-29T16:33:27.561-07:00ARRIVA L'ESTATE. VOGLIA DI FRESCHI ROSATI. DALL'ABRUZZO, SUA MAESTA' IL CERASUOLO.<div style="text-align: justify;"><br />Alcune settimane fa un famoso blogger italiano (<a href="http://www.aristide.biz/2007/04/vino_dei_blogge_1.html">Aristide</a>) ha lanciato una interessante iniziativa, invitando tutti gli appassionati a parlare di vini rosati. Ho raccolto<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg900R847zVEpDmU-W07b3DBavmQ3k80jlv7VAXz8UqIg5CiQpBzKiCYbiZ6CW9-Liw_vhXXukyxssNPX2uy6tJihDKUwrIBQ-V9EPr0WMzInVZvAzaMvmKEmv_dk2S5S4hEe4x/s1600-h/guerriero+di+capestrano.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg900R847zVEpDmU-W07b3DBavmQ3k80jlv7VAXz8UqIg5CiQpBzKiCYbiZ6CW9-Liw_vhXXukyxssNPX2uy6tJihDKUwrIBQ-V9EPr0WMzInVZvAzaMvmKEmv_dk2S5S4hEe4x/s200/guerriero+di+capestrano.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060301341899250866" border="0" /></a> entusiasticamente la "sfida" ed ho deciso di descrivere in breve le caratteristiche di quello che si può considerare uno dei rosati di maggiore riguardo a livello mondiale. Parliamo quindi del "<a href="http://www.consorzio-viniabruzzo.it/Disciplinare_Montepulciano.htm">Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo</a>".<br /><br />La produzione del Cerasuolo rappresenta una variante del Montepulciano d'Abruzzo, dal quale si differenzia, basilarmente, per l'utilizzo di tecniche di vinificazione diverse che, per la tipologia principale avviene "<a href="http://www.tigulliovino.it/scrittodavoi/art_070.htm">in rosso</a>", mentre per il Cerasuolo viene attuata, con molte varianti, la cosidetta "<a href="http://vino.slowfood.it/vino/ita/leggi.lasso?cod=3E6E345B0cd1a2609FmhHUE8043F">vinificazione in bianco</a>".<br /><br />Le uve del <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/montepul.htm">vitigno montepulciano</a> sono notoriamente molto ricche di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Antociano">antociani</a>, tanto che, anche dopo un contatto assente o poco prolungato delle bucce con il mosto avviene una buona cessione di pigmenti, con un risultato che ristora il cuore alla sola vista. Il colore rosato brillante, splendido nei riflessi, accompagnato da profumi che dietro le note delicate tipiche del frutto lasciano trasparire la potenza tipica del vitigno. Un connubio che da sempre ha affascinato i viticoltori abruzzesi che ne hanno fatto un figlio prediletto, adatto alla tavola di tutti i giorni ed all'ospite di riguardo.<br /><br />La tradizionale produzione dei vini rosati è molto radicata nella regione, sia nella fascia costiera che in quella del subappennino. Una consuetudine oramai consolidata che ci regala profumi e sapori ineguagliabili, al riverbero dell'incantevole colore. Sensazioni che stanno conquistando una fascia sempre crescente di semplici consumatori e di esperti qualificati. Un successo che si concretizza negli ottimi risultati che il Cerasuolo riscuote sulle guide e nei concorsi specializzati (<span style="font-style: italic;">si vedano ad esempio le sezioni dedicate ai rosati a denominazione d'origine del <a href="http://www.vinitaly.it/concorsoenologico/interna.asp?sezione=risultati">Concorso Enologico Internazionale del Vinitaly</a> o della <a href="http://www.vinidapesce.it/2007/risultati/7_sel.pdf">Selezione Nazionale dei Vini da Pesce</a>)</span>.<br /><br />Molto ampia e qualificata è la scelta offerta dai produttori regionali, che si differenzia per aree e modalità produttive. Senza volontà di sminuire gli altri bravi vitivinicoltori, ho deciso di parlare di un Cerasuolo di grande carattere, il "<span style="font-weight: bold;">Piè delle Vigne</span>", prodotto dall' <span style="font-weight: bold;">Azienda Agricola Luigi Cataldi Madonna</span> di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ofena">Ofena</a> (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_dell%27Aquila">AQ</a>).<br /><br /><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">TERRITO</span></span><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">RIO</span></span><br /><br />Il comprensorio agricolo di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ofena">Ofena</a> è situato nel versante occidentale del<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVlE-lNO-_NC_8xc6RI6hI6hVyE9_1V2Mu8yOaIxDuFGPCZo-vXYEuzOiAOiGjEUxRPDGN7fw945eKFA8-mZCyRa3gk4aohGU6EipeGxDSu-cnzNh8oH1mMblARnjOIkZJ7LWc/s1600-h/tirino01.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVlE-lNO-_NC_8xc6RI6hI6hVyE9_1V2Mu8yOaIxDuFGPCZo-vXYEuzOiAOiGjEUxRPDGN7fw945eKFA8-mZCyRa3gk4aohGU6EipeGxDSu-cnzNh8oH1mMblARnjOIkZJ7LWc/s200/tirino01.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060301767101013202" border="0" /></a> massiccio del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Sasso">Gran Sasso d'Italia</a>, all'interno di un anfiteatro naturale circondato da montagne. Una orografia che influisce in maniera molto audace sui fenomeni climatici, rendendoli aspri e tipici delle aree genuinamente continentali, con fenomeni meteorici improvvisi ed andamenti termici incostanti, con escursioni giornaliere e stagionali molto rilevanti. L'altitudine di circa 600 metri s.l.m. favorisce una insolazione poco <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinjmi_XcDKv8b7pC10Esa2cKr2vKRehpOAgubj3M4qNyLfcWNxAMkunzDxzzxCMu8FgR1EBnKfyzz9MskO0e5c8zC8iP9ZMT4thWUlcUqtcwqU5Wm4c15dkYWuSrV-b7AxxpQu/s1600-h/forno+d%27abruzzo.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinjmi_XcDKv8b7pC10Esa2cKr2vKRehpOAgubj3M4qNyLfcWNxAMkunzDxzzxCMu8FgR1EBnKfyzz9MskO0e5c8zC8iP9ZMT4thWUlcUqtcwqU5Wm4c15dkYWuSrV-b7AxxpQu/s200/forno+d%27abruzzo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060370306189122866" border="0" /></a>schermata e ad ampio <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_elettromagnetico">spettro</a> luminoso, che arriva agli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cloroplasti">apparati fotosintetici</a> delle viti in sinergia con elevate temperature estive diurne. Tali condizioni influiscono molto sulla formazione degli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Antociano">antociani</a> e degli altri <a href="http://www.lavinium.com/enciclopedia/enciclop.htm#polifenoli">polifenoli</a>, le cui quantità e qualità permettono alla pianta di adattarsi ai peculiari attributi fotoclimatici, al fine di sfruttarli al meglio dal punto di vista energetico e di difendersi dalle radiazioni solari. Il risultato si evidenzia con mosti e vini dal colore intenso e dalle sfumature originali, con ampie e piacevoli conseguenze organolettiche. Il bellissimo fiume Tirino completa il quadro di quello che viene definito il "forno d'Abruzzo".<br /><br /><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">IL PRODUTTORE</span></span><br /><br />L'Azienda Agraria Luigi Cataldi Madonna è stata fondata nel 1920 ed ha sempre rappresentato una realtà produttiva importante. Ma la svolta è avvenuta da quando è gestita dal prof. Luigi, Ordinario di Filosofia e nipote del fondatore. La sua attività imprenditoriale ha assunto una connotazione esclusiva, improntata alla salvaguardia del paesaggio, dell'ambiente agrario e della biodiversità variatale. A lui, ad esempio, dobbiamo la riscoperta del <a href="http://pierovini.blogspot.com/2006/07/un-altro-tesoro-salvato-dalloblio-il.html">vitigno pecorin</a><a href="http://pierovini.blogspot.com/2006/07/un-altro-tesoro-salvato-dalloblio-il.html">o</a>. L'attività antropica in armonia con la natura. La chiave indispensabile per prodotti dal fascino senza tempo.<br /><br /><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">IL PRODOTTO: la tecnica della "svacata"</span></span><br /><br />Il Cerasuolo "Piè delle vigne" è realizzato con una particolare <a href="http://www.demauroparavia.it/33013">digressione</a> da quella che è la vinificazione in bianco standard: la <span style="font-weight: bold;">"svacata"</span>. Il nome di questa tecnica, tradizionale del territorio, deriva dalla parola "<span style="font-weight: bold;">vach</span>" (che nel dialetto di gran parte <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp_9z4Bv4QZ5p71l5lf5PXAUgf-aVivmReG_Juqwo9Gsb5sPnH3G5rTrHKsZ8302QMp-DUihExzV6-YoDBcJ2UTs6ZNZ6i4-unDUg822V5zd3Bpl-nuDLsJYDceP6iOg2-QGe0/s1600-h/pi%C3%A8+delle+vigne.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp_9z4Bv4QZ5p71l5lf5PXAUgf-aVivmReG_Juqwo9Gsb5sPnH3G5rTrHKsZ8302QMp-DUihExzV6-YoDBcJ2UTs6ZNZ6i4-unDUg822V5zd3Bpl-nuDLsJYDceP6iOg2-QGe0/s320/pi%C3%A8+delle+vigne.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060369816562851090" border="0" /></a>dell'Abruzzo significa <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bacca"><span style="font-weight: bold;">acino</span></a>) e consiste in una vinificazione che avviene in fasi diverse. Dopo le operazioni di pigiatura e sgrondatura, il corpo principale del mosto viene avviato alla fermentazione, mentre le bucce vengono messe a fermentare a parte con una piccola frazione di mosto per un periodo variabile, passato il quale la fase liquida viene separata da quella solida ed aggiunta alla massa fermentante. Questa metodica consente di solubilizzare dalle bucce, in maniera condizionata, una quantità superiore di polifenoli, di componenti della frazione olfattiva e di alcuni composti della pruina che <a href="http://www.itastreviglio.it/studenti/vinificazione4.htm">coadiuvano le fasi della fermentazione</a>. Tale maggiore estrazione avviene però, dato il maggiore rapporto tra bucce e fase liquida, in condizioni vicine o pari alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_di_solubilit%C3%A0">saturazione</a>, tanto da permettere un discioglimento molto bilanciato delle componenti chimiche.<br /><br />Il vino che si ottiene presenta un colore rubino brillante, molto vivace, con riflessi sul granato. Il profumo è quello tipico del frutto della cultivar, con notazioni vinose ed alcoliche caratteristiche. All'assaggio si presenta fresco ed avvolgente, con un retrogusto che ricorda la mandorla e l'amarena, persistente e piacevole.<br /><br />Si accompagna con i primi piatti della cucina abruzzese (ottimi i primi a base di pasta fatta in casa con i legumi), ma si sposa perfettamente con piatti di pesce complessi e strutturati. Una buona idea potrebbe essere quella di accostarlo ad un ottimo <a href="http://venereincucina.blogspot.com/2007/04/parangl-ii-risotto-seppie-e-piselli.html">risotto alle seppie</a>. La temperatura di servizio ideale è di circa 14°C.<br /><br />Il costo?? Possiamo acquistarlo in enoteca ad un prezzo che si aggira sui 13 euri.<br /><br />Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!!!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore</span>.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Guerriero_di_Capestrano">GUERRIERO DI CAPESTRANO</a>, CORSO DEL FIUME TIRINO, PANORAMA DEL "FORNO D'ABRUZZO" (FONTE: <a href="http://www.ofena.abruzzo.it/la%20conca%20ofenese.htm">OFENA.ABRUZZO.IT</a>), BOTTIGLIA DI CERASUOLO "PIE' DELLE VIGNE".<script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"487","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script></span><br /><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-45943393197089399102007-04-04T05:12:00.000-07:002008-12-09T13:21:06.888-08:00VINITALY 2007. UNA FIERA DI SVOLTA.<div style="text-align: justify;"><br /><br />Anche io sono tra i tanti reduci della <a href="http://www.vinitaly.it/">grande fiera</a>, vetrina dell'enologia italiana e mondiale, termometro delle tendenze dei produttori e dei consumi.Le impressioni sono state tante ed in alcuni casi contrastanti ma, per alcuni fenomeni, mi sembra di avere notato delle tendenze abbastanza chiare ed univoche.<br /><br />La prima osservazione la posso fare sulla distribuzione dei visitatori all'interno dei padiglioni nei quali erano suddivisi i produttori delle varie regioni e dei vari stati. Fatta salva una maggiore presenza nei padiglioni centrali posti nelle immediate vicinanze degli ingressi principali (San Zeno e Cangrande), meglio raggiungibili e che fungevano anche da punto di passaggio verso i settori periferici della fiera, ho notato un interesse, da parte del pubblico, molto accentuato nei confronti delle regioni meno blasonate. Gli operatori ed i wine-lovers stanno manifestando una buona attrazione nei confronti di aree geografiche un tempo semisconosciute (dal punto di vista enologico), come il Molise, la Basilicata, la Calabria e la Valle d'Aosta.<br /><br />Continua imperterrito anche il fascino dei vini siciliani, favoriti anche dall'ottima organizzazione che supporta i produttori di questa grande isola del Mediterraneo. Nel campo delle conferme continua il buon successo dei produttori del Veneto, del Piemonte e della Toscana. Nel padiglione riservato a quest'ultima regione (il numero 8) ho notato però un diverso bilancio nazionale, rilevando una preponderanza di visitatori provenienti dagli Stati Uniti. Buoni riscontri arrivano (nonostante la posizione decentrata del padiglione 11) anche per i produttori della regione Abruzzo, per i quali sta sempre di più pagando la forte scelta legata alla qualità, congiunta in maniera stretta alla riscoperta dei vitigni autoctoni ed al mantenimento di prezzi interessanti.<br /><br />Altro interessante fenomeno che ho riscontrato è l'attenzione dedicata dai visitatori nei confronti dei vini esteri. Ma la cosa più degna di nota è il<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw-6I8mq5iZYpjRNyEn7PozSW2E_e8jkVlHYW88cOfE59EQdcLBbPtreQ1qUbVavwmRtHPf74yvEWOWuczZi3aiL282EE8EWcFZz2NE2mqvQPGSnT1YW0DjJ9ROdAHEBPFfd17/s1600-h/vinitaly+2007.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw-6I8mq5iZYpjRNyEn7PozSW2E_e8jkVlHYW88cOfE59EQdcLBbPtreQ1qUbVavwmRtHPf74yvEWOWuczZi3aiL282EE8EWcFZz2NE2mqvQPGSnT1YW0DjJ9ROdAHEBPFfd17/s200/vinitaly+2007.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5049932443403133298" border="0" /></a> cambiamento della propensione dei presenti, maggiormente interessati nei confronti dei vini provenienti dall'Europa Centrale ed Orientale.<br />Gli stand dei produttori austriaci, sloveni, tedeschi ed ungheresi hanno conosciuto un flusso continuo di persone interessate verso i vini di questi Paesi, sempre più inclini a farsi conoscere dai consumatori italiani. Questa opportunità è considerata in maniera sempre più ragguardevole, tanto che nella giornata di domenica è stata segnalata a Verona la presenza del Ministro dell'Agricoltura della Repubblica Ungherese.<br /><br />Questa è la conferma di alcune delle tesi che da molti anni tento di avvalorare, in merito ai vini di molti Paesi europei. Sono sempre più convinto che il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Burgenland">Burgenland</a>, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slovenia">Slovenia</a>, l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ungheria">Ungheria</a>, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slavonia">Slavonia</a>, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Vojvodina">Vojvodina</a>, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slovacchia">Slovacchia</a> e la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Ceca">Repubblica Ceca</a> costituiscano un'area al tempo stesso omogenea e ricca di grandi diversità. Una macro-regione che ci rallegrerà molte serate, animate dalla volontà di assaggiare prodotti eccellenti, anche se diversi dai nostri.<br /><br />Ho potuto rilevare anche una notevole ed importante riflessione sull'uso dei vasi vinari in legno di piccola capacità (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Barrique">barriques</a>). Molte aziende e molti enologi stanno finalmente ripensando l'utilizzo spregiudicato che di tali contenitori è stato fatto nelle fasi di invecchiamento, nella speranza di ottenere vini dal gusto internazionale. <span style="font-weight: bold;">I produttori italiani stanno finalmente comprendendo che un vino, per essere buono, non deve per forza sapere di California.</span><br /><br />Un'ulterio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgajNus4CBTvDBP_oEXlxBf21PI4j3fyvgfV_oUSJrASSrPLLg0O37vdkP0I-kB37ptF8uvZNEYiG0u7aGqUbQ5bvYnQglnOWNuqGYQewR3RXGgKvp8S3f5PyspyXq63flY37hj/s1600-h/langa+style.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgajNus4CBTvDBP_oEXlxBf21PI4j3fyvgfV_oUSJrASSrPLLg0O37vdkP0I-kB37ptF8uvZNEYiG0u7aGqUbQ5bvYnQglnOWNuqGYQewR3RXGgKvp8S3f5PyspyXq63flY37hj/s200/langa+style.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5049575046289531234" border="0" /></a>re tendenza degna di nota è quella dell'aggregazione dei piccoli produttori, il cui esempio maggiormente significativo è quello costituito dal "Consorzio Langa Style<a href="http://www2.blogger.com/langastyle@libero.it"></a>", nel quale confluiscono otto piccoli produttori dell'area delle <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Langhe">Langhe</a>, accomunati dall'amore per la loro terra e dalla volontà di farsi conoscere con prodotti dalla qualità alta e dai prezzi concorrenziali. Auguro a questi nuovi attori della scena enologica italiana un ottimo successo e degli ottimi riscontri di mercato.<br /><br />Per concludere, tanti buoni segnali, da incoraggiare ed implementare.<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: LO STAND DI UN PRODUTTORE SLOVENO IN UN PADIGLIONE DEL VINITALY 2007, IL LOGO DEL CONSORZIO "LANGA STYLE".</span><br /><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-81098546673884689902007-03-29T16:03:00.000-07:002008-12-09T13:21:07.304-08:00A PROPOSITO DEL XV CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE VINITALY 2007<div style="text-align: justify;"><br /><br />In questo mio post non parlerò in modo esclusivo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYTqZIyWq8hgA1V114LD172znTdRkGccHFDz4d54MrcyrQL34mEixxKN63vC-vdLL7LXfTMrEL0_bs-CdyL4fXo74zmaif0a-uNGVsk6rFnmNpE8rPYOTZ8sAWtJtWnFfhmvwF/s1600-h/verona-piazza-delle-erbe-6180.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYTqZIyWq8hgA1V114LD172znTdRkGccHFDz4d54MrcyrQL34mEixxKN63vC-vdLL7LXfTMrEL0_bs-CdyL4fXo74zmaif0a-uNGVsk6rFnmNpE8rPYOTZ8sAWtJtWnFfhmvwF/s320/verona-piazza-delle-erbe-6180.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5047506978335241474" border="0" /></a> di una sola tipologia di vino ma, coerentemente con le intenzioni "<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">mondialiste</span>" del mio blog, voglio soffermarmi sui risultati del <a href="http://www.vinitaly.it/concorsoenologico/interna.asp?sezione=risultati">concorso enologico internazionale</a> svolto in concomitanza con la manifestazione <a href="http://www.vinitaly.it/index.asp"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">Vinitaly</span> 2007</a>.<br /><br />I risultati sono da me condivisi e mi hanno riempito di gioia.<br /><br />Ho avuto occasione, in passato, di degustare molti dei vini risultati vincitori ed ho sempre ritenuto che questi fossero degni di grandi encomi. Trovare una fonte autorevole che concorda con le mie opinioni mi riempie di orgoglio.<br /><br />Sono lieto, inoltre, di aver menzionato nei miei post alcune delle aziende che oggi troviamo nel <span style="font-style: italic;"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">palmares</span> </span>dei grandi vini mondiali. <a href="http://www.cantinatollo.it/index.htm">Cantina <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">Tollo</span></a> , da me già descritta in occasione del mio post sul <a href="http://pierovini.blogspot.com/2006/05/un-vino-speciale-ad-un-prezzo.html"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">Cagiòlo</span></a>, ha incassato ben quattro medaglie d'argento, una delle quali con lo stesso <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">Cagiòlo</span> dell'annata 2000.<br /><a href="http://www.cantinasoave.it/">Cantina di Soave</a> (da me menzionata nel mio post sul "<a href="http://pierovini.blogspot.com/2006/12/le-dolci-bollicine-italiane-che-sfidano.html">Recioto di Soave Spumante D.O.C.G</a>."), grande ed importante realtà dell'enologia italiana, ha meritatamente ottenute due "gran medaglia d'oro". Il "Castel Cerino" e l'"<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">Amarone</span> Rocca Sveva" avevano più volte deliziato le mie serate....<br /><br />Sono inoltre molto felice (e chiedo a tutti i lettori la loro indulgenza per il mio momentaneo campanilismo) per l'ottima performance della mia regione, l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Abruzzo">Abruzzo</a>. I produttori della bella landa tra gli Appennini e l'Adriatico hanno ottenuto, nell'ambito di questo concorso internazionale, ben <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">14 medaglie su un totale di 101 assegnate</span>. Sicuramente un successo, del quale andare fieri.<span style="font-weight: bold;"> </span><span style="font-weight: bold;font-size:100%;" >Un risultato che parla di una enologia svolta nelle vigne e nelle cantine e non negli eventi mondani ed hollywoodiani!!</span><span style="font-weight: bold;"><br /></span><br />Tale responso, sicuramente brillante, è dovuto in particolare ai vini rosati, che nel "Montepulciano d'Abruzzo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">Cerasuolo</span> D.O.C." trovano in queste terre la loro massima espressione. Il risultato di una sana ed antica tradizione produttiva che si esprime da sempre nella nostra regione, quella che permette all'Abruzzo di essere da sempre la culla dei vini rosati di eccellenza. Ed in questa ottica non posso non menzionare, per la continuità ed il prestigio dei risultati, l'ottimo lavoro svolto dalla <a href="http://www.vinipietrantonj.it/">Azienda Vitivinicola Italo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">Pietrantonj</span></a>, una realtà a conduzione famigliare che da sempre esprime dei <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">cerasuoli</span> di qualità superiore e che ha ottenuto, anche in questa edizione del <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">Vinitaly</span>, l'importante riconoscimento della medaglia d'argento.<br /><br />Molto <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsXxKvDutPQAk4QzqzWPvm3TOchdWrwKkwZj8EF2BnEGIrw_vifaYXrjYzS6s_Kl-Ou-VvDiBNdBJ3z2fGfWo9wYcPTnrak-BZFRkSMMYF885i-MwwHfowtRxHOBN-lU2mvFY4/s1600-h/vinitaly_map.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsXxKvDutPQAk4QzqzWPvm3TOchdWrwKkwZj8EF2BnEGIrw_vifaYXrjYzS6s_Kl-Ou-VvDiBNdBJ3z2fGfWo9wYcPTnrak-BZFRkSMMYF885i-MwwHfowtRxHOBN-lU2mvFY4/s320/vinitaly_map.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5047507588220597522" border="0" /></a><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">importanti</span>, ma non nuove, sono le conferme della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sicilia">Sicilia</a> e del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Portogallo">Portogallo</a> nel gruppo dei Vini Liquorosi, del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Canada">Canada</a> (nei Vini Dolci Naturali) e della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Franciacorta"><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_12">Franciacorta</span></a> nelle categorie riguardanti i Vini Spumanti.<br /><br />Degne di nota sono anche le affermazioni dei produttori della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Ceca">Repubblica Ceca</a> e della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slovenia">Slovenia</a>. Il mio amore per i vini sloveni è da sempre accompagnato da una mia certezza. Quella di un luminoso futuro di qualità. Una qualità derivata da territori molto interessanti e dalla grande dedizione dei <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">vitivinicoltori</span> di questo piccolo e dinamico Paese.<br /><br />Auguro a tutti i visitatori del <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">Vinitaly</span> una proficua ed interessante esperienza, con l'auspicio di vedere rinnovato e rinvigorito l'impegno di tutti verso la tutela della qualità, dell'ambiente agrario e delle tipicità.<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a tutti!!! <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_15">Pierluigi</span> Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: VEDUTA DI PIAZZA DELLE ERBE (VERONA), IMMAGINE TIPICA DEL <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_16">VINITALY</span>.</span><br /><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-19171957896299937132007-01-14T15:37:00.000-08:002008-12-09T13:21:07.946-08:00LA D.O.C. SAVUTO SUPERIORE. UNA BELLA PAGINA DI STORIA CONTADINA. UNA BUONA SPERANZA PER IL FUTURO.<div style="text-align: justify;"><br /><br />Alcuni mesi or sono avevo scritto un <a href="http://pierovini.blogspot.com/2006/06/vitivinicoltura-calabrese-e-marketing.html">post</a> sui vitivinicoltori calabresi, basato su alcune mie esperienze, non molto favorevoli, incontrate nella fase di reperimento delle informazioni necessarie alla stesura dei miei articoli. Ma fortunatemante, anche in quella<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitKqg6DSPTMMg1hoHZE4j3HFOKE-TrB6A_yKoItR0AKkyDAGu_ulP93a4wp8X_KZ7S5NSo4pGAxqSyjgZCCeEkWISPEnfJyOvQvwd_SFe3aTmxmgfdxcfdbkkk1ROYa7RIsRn4/s1600-h/gaglioppo.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitKqg6DSPTMMg1hoHZE4j3HFOKE-TrB6A_yKoItR0AKkyDAGu_ulP93a4wp8X_KZ7S5NSo4pGAxqSyjgZCCeEkWISPEnfJyOvQvwd_SFe3aTmxmgfdxcfdbkkk1ROYa7RIsRn4/s320/gaglioppo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5019878412700317314" border="0" /></a> bella regione italiana, qualcosa va mutando in meglio ed alcuni giovani produttori non ci stanno ad assogettarsi all'immobilismo atavico che attanaglia il Sud della nostra cara penisola. Nello svolgimento del mio lavoro di blogger mi sono imbattuto in un produttore abile nella realizzazione di prodotti di eccellenza e con la grande motivazione di fare conoscere i propri vini, dei quali può e deve essere orgoglioso. Ed ho così scoperto il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Savuto">Savuto</a> Superiore D.O.C., prodotto dall'<a href="http://www.colacino.it/">Azienda Vitivinicola Colacino</a> di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Rogliano">Rogliano</a> (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Cosenza">CS</a>).<br /><br />Avendo fatto uno studio preliminare del disciplinare di produzione di questa D.O.C., mi sono subito avveduto del fatto che il testo legislativo, ben fatto e rispettoso delle consuetudine locale, registra con insolita puntualità quello che avviene nelle realtà mediterranee ed in Calabria in particolare.<br /><br />Il Mediterraneo è poesia. Differenze e uniformità si intersecano e si disgiungono, in un disegno superiore e perfetto nel suo caos. In tutti le regioni maggiormente integrate in questa realtà, esiste un <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">orgoglio del viticoltore</span>, avente come caratteristica il collezionare ed armonizzare le uve maggiormente rappresentative dei territori, favorendo nei secoli la conservazione della biodiversità varietale. L'arte di questi viticoltori consisteva nel ricavare, da questo mosaico di colori, dei vini capaci di deliziare il palato, rendere allegre le serate e più sincere e franche le conversazioni.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy5PqUE_U3z3GWYMYvgxsPcLysZFFWesfaBm-AGzzoxzIHDwkLObcCKgKwwztJp2vng2IJp05Sbl6lb4uyTLLjWEZpRuVEERSzUDr_mYwwxgm8LvV17O4zkLqe1pch-zLSlByC/s1600-h/caporizzuto.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy5PqUE_U3z3GWYMYvgxsPcLysZFFWesfaBm-AGzzoxzIHDwkLObcCKgKwwztJp2vng2IJp05Sbl6lb4uyTLLjWEZpRuVEERSzUDr_mYwwxgm8LvV17O4zkLqe1pch-zLSlByC/s200/caporizzuto.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5019876600224118354" border="0" /></a>Sfido chiunque a visitare tutte le contrade della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Calabria">Calabria</a>, del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Peloponneso">Peloponneso</a>, della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sicilia">Sicilia</a>, della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dalmazia">Dalmazia</a>, di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Creta">Creta</a> o dell'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Anatolia">Anatolia</a>, riuscendo a trovare un solo piccolo viticoltore tradizionale ed "incontaminato" che coltivi e vinifichi solo vitigni in purezza. Le coltivazioni polivarietali erano animate dalla curiosità del viticultore ed anche da una razionalità agronomica, finalizzata a valorizzare le diverse vulnerabilità alle avversità atmosferiche e patologiche. Anche nelle annate peggiori era necessario produrre almeno un pò di vino!!<br /><br />Le cultivar di vite presenti in Calabria sono molte e di gran pregio e, tra queste, non possiamo non menzionare il magliocco canino, il greco nero ed il gaglioppo. Il Savuto Superiore D.O.C. viene realizzato dall'Azienda Vitivinicola Colacino con la denominazione commerciale "Britto" e presenta tutte le caratteristiche della vitivinicoltura tradizionale calabrese. Viene realizzato con un uvaggio molto ricco, la cui peculiarità mi invita ad elencare tutte le cultivar che vi sono presenti: <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/gagliopp.htm">Gaglioppo</a>, <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/greconer.htm">Greco Nero</a>, <a href="http://www.tigulliovino.it/vitigni/vitigni_lista_nerello_cappuccio.htm">Nerello Cappuccio</a>, <a href="http://www.vinoinrete.it/sommelier/_Vitigni%20Magliocco%20Canino.htm">Magliocco Can</a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyY3YTUQz62hmGg0w3x1qihoQCqYovE_NVrgTYjrPUWIEA9ZTuq-huGsHG0iLfV_uipERIUbRVM43Y6xjlJ-KLbo2O2jFq3M32tRmxyQjM_MQAIMEKhAafKAma5T0vl4f1pY-0/s1600-h/sila.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyY3YTUQz62hmGg0w3x1qihoQCqYovE_NVrgTYjrPUWIEA9ZTuq-huGsHG0iLfV_uipERIUbRVM43Y6xjlJ-KLbo2O2jFq3M32tRmxyQjM_MQAIMEKhAafKAma5T0vl4f1pY-0/s200/sila.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5019877961728751202" border="0" /></a><a href="http://www.vinoinrete.it/sommelier/_Vitigni%20Magliocco%20Canino.htm">ino</a>, <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/sangiove.htm">Sangiovese</a>, <a href="http://www.vinoinrete.it//sommelier/_Vitigni%20Malvasia%20bianca.htm">Malvasia Bianca</a>, <a href="http://www.tigulliovino.it/vitigni/vitigni_lista_pecorino.htm">Pecorino</a>. Un vero e tradizionale connubio, nel quale rientrano anche varietà a bacca bianca.<br /><br />Il "Britto" è ottenuto da una attenta scelta di uve prodotte in vigneti collinari, allevati ad alberello, appartenenti alle cultivar sopra elencate. Questo vino si presenta con un bel colore rosso rubino, dai riflessi granati. Il profumo ricorda molto il frutto d'uva e può ricordare in qualche aspetto la liquirizia. Il sapore è rotondo e gradevolmente speziato, con una nota di freschezza caratteristica.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmumxVdKw6ZWSnXoo3sMVVZEMdKTzYMoFdVseOzq9kXgjyQJUwe5FMskM1Rbzfod8OFAEqMX48yNBRekmeBwiwpWXuGSzOGrSECkg8UlxbRAFs5fjBWd6wksBj4ImBrkTjONy0/s1600-h/britto_colacino.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmumxVdKw6ZWSnXoo3sMVVZEMdKTzYMoFdVseOzq9kXgjyQJUwe5FMskM1Rbzfod8OFAEqMX48yNBRekmeBwiwpWXuGSzOGrSECkg8UlxbRAFs5fjBWd6wksBj4ImBrkTjONy0/s200/britto_colacino.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5019878150707312242" border="0" /></a><br />Gli abbinamenti consigliati dalla casa madre sono quelli classici dei grandi rossi, ovvero, arrosti, cacciagione e selvaggina. Sono abbinamenti sicuramente indovinati ma, assaggiandolo, ho subito pensato che un ottimo accostamento poteva essere realizzato con un piatto tipico dell'Italia Settentrionale: il baccalà con la polenta. Un ottimo modo di prepararlo è quello doviziosamente descritto dal post di <a href="http://venereincucina.blogspot.com/2007/01/il-mia-baccal.html">Venere in Cucina</a>.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Il prezzo</span>?? Si può acquistare in enoteca ad un costo di circa <span style="font-weight: bold;">12 euri</span>. Un prezzo giusto per un prodotto davvero valido, un necessario riconoscimento per un Mezzogiorno che non ci sta ad essere cenerentola.<br /><br />Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore</span>.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: GRAPPOLO DI CULTIVAR GAGLIOPPO, TRATTO DELLA COSTA CALABRESE, IMMAGINE INVERNALE DELLA <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sila">SILA</a>, BOTTIGLIA DI BRITTO COLACINO.</span><br /><br /><br /><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-9646511011412311652006-12-19T14:33:00.000-08:002011-04-29T16:14:33.446-07:00LE DOLCI BOLLICINE ITALIANE CHE SFIDANO IL MONDO. IL RECIOTO DI SOAVE SPUMANTE D.O.C.G.<div style="text-align: justify;"><br />Nel nostro Paese sento spesso ragionamenti poco lucid<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXgd0q_vvfQ1KCcIhHmdPbsbK-8Vth-FCwPPWWidbCHv2FztfenNQSkqA__FKBhmY5m52srUvaiSlrS5DUGN2Ba-3ZQne4VljGIiLU6kzcJJMSEaOiXF9tn9tq5gA4BZgX35hM/s1600-h/Soave-105.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 273px; height: 204px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXgd0q_vvfQ1KCcIhHmdPbsbK-8Vth-FCwPPWWidbCHv2FztfenNQSkqA__FKBhmY5m52srUvaiSlrS5DUGN2Ba-3ZQne4VljGIiLU6kzcJJMSEaOiXF9tn9tq5gA4BZgX35hM/s320/Soave-105.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5010389965467336834" border="0" /></a>i sugli spumanti. In alcuni casi si esalta lo champagne francese (a mio avviso in Francia si producono spumanti eccellenti), in altri lo si sminuisce. Il denominatore comune di molti discorsi rimane comunque il predominio culturale e di opinione riservato agli spumanti secchi. Siamo vittime di un malcelato senso di inferiorità, alimentato anche dal fatto che in molti casi gli spumanti dolci vengono venduti a prezzi bassissimi, con dei livelli qualitativi impresentabili.<br /><br />Fortunatamente la realtà è diversa e riserva delle meravigliose eccezioni. Il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Veneto">Veneto</a>, terra di vini raffinati e dallo stile inconfondibile, presenta anche in questo campo la perla che può stupire e deliziare il mondo. La cura e la perseveranza dei produttori di questa cara regione, hanno creato negli anni uno spumante dolce dalla classe ineguagliabile: il Recioto di Soave Spumante D.O.C.G.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxxZhrJLrMShcJbTINBN6pyNhRUj4r4Ov43xuPRwLe2k7-I8jkUcvEDXCY5KlQ8VGfjGu4vUWzZ1V392Uy3tMP4v7A1PzwYPqR7GpGAcXLzxOsPTAOFlUsaEQWcgLDFmfhJob-/s1600-h/garganega.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxxZhrJLrMShcJbTINBN6pyNhRUj4r4Ov43xuPRwLe2k7-I8jkUcvEDXCY5KlQ8VGfjGu4vUWzZ1V392Uy3tMP4v7A1PzwYPqR7GpGAcXLzxOsPTAOFlUsaEQWcgLDFmfhJob-/s200/garganega.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5010390188805636242" border="0" /></a><br />Il Recioto di Soave, meglio conosciuto nella sua tipologia tranquilla, è un vino dolce naturale ottenuto dalla vinificazione di uve a bacca bianca, appartenenti in prevalenza alle cultivar <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/garganeg.htm">Garganega</a> e <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/trebsoav.htm">Trebbian</a><a href="http://www.lavinium.com/vitigni/trebsoav.htm">o di Soave</a>, sottoposta a cernita ed appassimento su graticci. L'area di produzione, come previsto dal <a href="http://www.agraria.org/vini/disciplinarereciotodisoave.htm">disciplinare</a>, ricade in parte del territorio di alcuni comuni della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Verona">Provincia di Verona</a>.<br /><br />La presenza del Recioto nel territorio veronese pare che sia di antichissima origine. <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Magno_Aurelio_Cassiodoro">Cassiodoro</a>, segretario del re ostrogoto <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Teodorico_il_Grande">Teodorico</a>, <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhyphenhyphenz8OVaA9Lgnh6tyUHTQuOGaAkVjVy0oYuxzvi1g7bojvNPSLiLVjttGWcbLxJL1mFIrpNEPwuJ8AfGFv1-shMzAhcWiloZ9KWNMAp-sL0D6sVNs2GHIIz7RiN7xeW4qiCwOe/s1600-h/teodorico.gif"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhyphenhyphenz8OVaA9Lgnh6tyUHTQuOGaAkVjVy0oYuxzvi1g7bojvNPSLiLVjttGWcbLxJL1mFIrpNEPwuJ8AfGFv1-shMzAhcWiloZ9KWNMAp-sL0D6sVNs2GHIIz7RiN7xeW4qiCwOe/s200/teodorico.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5010390910360142002" border="0" /></a>ne testimonia l'esistenza in una sua epistola del V secolo. Molto interessante anche l'origine del nome, che pare derivi dal termine dialettale "recia", che identifica la parte più matura dei grappoli, destinata poi all'appasimento.<br /><br />Negli ultimi decenni la moderna tecnologia ha sposato con armonia la grande tradizione di questo grande vino, la cui eccellenza è universalmente riconosciuta. Così, il Recioto base, viene sottoposto alla spumantizzazione con il trattamento in autoclave, meglio noto come "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Charmat">metodo Martinotti-Charmat</a>", ottenendo il Recioto Spumante.<br /><br /><span style="font-style: italic;">I mi</span><a style="font-style: italic;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8lVeJKZ-61vter3KVJUKSFs1xjOQBM2znt5OYSq8HzSn-QYI0F45jPUNUkPX7r6IPoK67z74QhSNuVcw_Pqxq8BRqwMz8aTeGCqZ85LjBFgeJB05LD1bthmSWEyQXX-dJkeBP/s1600-h/RECIOTO.JPG"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8lVeJKZ-61vter3KVJUKSFs1xjOQBM2znt5OYSq8HzSn-QYI0F45jPUNUkPX7r6IPoK67z74QhSNuVcw_Pqxq8BRqwMz8aTeGCqZ85LjBFgeJB05LD1bthmSWEyQXX-dJkeBP/s320/RECIOTO.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5010391198122950850" border="0" /></a><span style="font-style: italic;">racoli laici nascono solo dall'armonia tra l'uomo e la natura. La grandezza del Recioto di Soave Spumante ha un fascino che ha del sacro.</span><br /><br />Pochi sono i produttori che realizzano questo vino magnifico. Desidero menzionare in questa sede quello commercializzato con il marchio Maximilian I, prodotto dalla <a href="http://www.cantinasoave.it/">Cantina di Soave</a>. Presenta un colore giallo paglierino, carico e caratteristico, con una spuma densa e persistente. Il profumo è gradevolmente floreale, che ricorda in alcuni casi la melata di bosco. Il sapore è dolce, fruttato, dalla elevata rotondità glicerica e con una gradevole e peculiare nota amarognola nel retrogusto.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizxcD94rOKAntAvJT-74z9ipI_QJN8JA3D06QROLoKBty7hE65LP9QcXb4vnWzEb6dTNPzEjNCK6E8WX3c36T0pXbAAvXlYl4bpe1LkIg3FGhcrAwDcgI8PCel883KdqyZp11A/s1600-h/ore+liete.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 103px; height: 149px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizxcD94rOKAntAvJT-74z9ipI_QJN8JA3D06QROLoKBty7hE65LP9QcXb4vnWzEb6dTNPzEjNCK6E8WX3c36T0pXbAAvXlYl4bpe1LkIg3FGhcrAwDcgI8PCel883KdqyZp11A/s200/ore+liete.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5010398740085522642" border="0" /></a><br />Si accompagna con eleganza ai dolci della tradizione del Natale italiano. Perfetto, a mio avviso, l'abbinamento che si realizza con un buon pandoro di pasticceria (i migliori risultati li ho ottenuti con il Pandoro Ore Liete <a href="http://www.perugina.it/">Perugina</a>, reperibile solo in negozi specializzati).<br /><br />Quanto costa?? La quotazione di questo vino si attesta a circa <span style="font-weight: bold;">14 euri</span> in enoteca. Sicuramente un ottimo rapporto qualità/prezzo, per quello che considero<span style="font-weight: bold;"> uno dei migliori spumanti dolci esistenti</span>.<br /><br />Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore</span>.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: VIGNETO IN PROVINCIA DI VERONA, GRAPPOLO DI UVA GARGANEGA, MONETA AUREA RAFFIGURANTE IL RE TEODORICO, BOTTIGLIA DI RECIOTO DI SOAVE SPUMANTE "MAXIMILIAN I", PANDORO ORE LIETE PERUGINA. </span> <br/><br/><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"1528","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1161993747861849732006-10-29T20:46:00.000-08:002011-04-29T16:32:00.858-07:00DALL'UNGHERIA UN NUOVA ECCELENZA: IL TOKAJI HÁRSLEVELŰ DOMINIUM.<div style="text-align: justify;"><br />Per ovvie e consolidate ragioni mi sembrerebbe<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/TOKAJ-heg.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/TOKAJ-heg.jpg" alt="" border="0" /></a> inutile parlare della qualità dei vini ungheresi, nobili ed eccellenti. Purtroppo ancora molti tra i nostri connazionali tendono a pensare che la vitivinicoltura sia un fatto esclusivamente mediterraneo o, addirittura, solamente italiano. Esistono invece molte regioni di antica e fruttuosa produzione vinicola e, tra queste, non possiamo dimenticare l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ungheria">Ungheria</a>, nota per la produzione di numerosi ed eccellenti vini, realizzati in molte regioni del Paese. Tra queste la più importante è sicuramente quella nota con il nome di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Tokaj-Hegyalja">Tokaj-Hegyalja</a>, famosa per la produzione del Tokaji Aszù ed inclusa nell'elenco dei luoghi patrimonio dell'umanità dall'<a href="http://whc.unesco.org/en/list/1063">UNESCO</a>.<br /><br />Molto interessanti sono le caratteristiche pedoclimatiche del<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/botrytis.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/botrytis.jpg" alt="" border="0" /></a> comprensorio. I terreni, di origine <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/aszu.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/aszu.jpg" alt="" border="0" /></a>vulcanica, sono posizionati ad un'altitudine di circa 450 metri s.l.m., pianeggianti o debolmente collinari. La vicinanza dei fiumi <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tibisco">Tibisco</a> e <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Bodrog">Bod</a><a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Bodrog">rog</a> crea dei corridoi di ventilazione che favoriscono la diffusione della <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Botrytis_cinerea">Botrytis cinerea</a>, una muffa che in genere provoca una temibile patologia nota col nome di <a href="http://www.tigulliovino.it/malattie/malattie_botrite.htm"><span style="font-weight: bold;">muffa</span> <span style="font-weight: bold;">grigia</span></a> ma che, in particolari condizioni climatiche, si sviluppa in maniera incompleta (definita "larvata") sule bacche, provocandone una particolare mummificazione, con modifiche sugli aromi delle <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/x/blogger2/5181/3349/1600/586483/harslevelu.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/x/blogger2/5181/3349/200/622318/harslevelu.jpg" alt="" border="0" /></a>stesse e con innalzamento della concentrazione zuccherina. In questi casi, il micete, crea quella che viene definita <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Noble_rot">muffa nobile</a>.<br /><br />Nella regione Tokaj-Hegyalja le condizioni per lo sviluppo della muffa nobile si esprimono magnificamente. L'aria molto asciutta e gli autunni poco piovosi, fanno di questo angolo d'Europa il paradiso dei vini derivati dalle uve botritizzate. La cultura magiara è intrisa dalla tradizione di questi vini, tanto che la lingua ungherese ha un termine specifico per definire le bacche mummificate dalla Botrytis cinerea: <span style="font-weight: bold;">Aszù</span>.<br /><br />Della produzione e delle caratteristiche del Tokaji Aszù avrò<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/tolcsva.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/tolcsva.jpg" alt="" border="0" /></a> comunque occasione di parlarne in uno specifico articolo. Molte persone sono dell'idea che la regione Tokaj-Hegyalja produca solo Tokaji Aszù e che questo sia ottimo soltanto perchè prodotto da uve botritizzate. In realtà l'Ungheria (e questa regione in particolare) ha un'eccellente patrimonio varietale che si esprime, nel territorio, anche prescindendo dalla muffa nobile. Molti prodotti lo dimostrano e, in questa sede, vorrei parlarvi di un vino prodotto da alcuni anni dalla <a style="font-weight: bold;" href="http://www.pannontokaj.hu/index-en.html">Pannon Tokaj K</a><a style="font-weight: bold;" href="http://www.pannontokaj.hu/index-en.html">ft.</a> di Tolcsva: il <span style="font-weight: bold;">Tokaji</span> <a style="font-weight: bold;" href="http://en.wikipedia.org/wiki/Harslevelu"> </a><a style="font-weight: bold;" href="http://en.wikipedia.org/wiki/Harslevelu">Hárslevelű </a><span style="font-weight: bold;">Száraz Dominium</span>.<br /><br />Nato dall'esperienza di alcuni enologi francesi, viene ricavato dalla vinificazione in purezza di uve appartenenti alla cultivar Hárslevelű, una varietà a bacca bianca, dai grappoli lunghi e di forma cilindrica, raramente alati, con acini piuttosto piccoli. La vendemmia avviene al giusto grado di m<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/tokajiharslevelu_szaraz2004_dominium.0.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/tokajiharslevelu_szaraz2004_dominium.0.jpg" alt="" border="0" /></a>aturazione ed <span style="font-weight: bold;">in assenza di muffa nobile</span> (uve non aszù). Dopo una attenta cernita dei grappoli inizia la vinificazione, che avviene in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Barrique">barriques</a> nuove e con un invecchiamento di sei mesi, svolto nelle medesime botti ed a contatto con le feccie di vinificazione.<br /><br />Il vino che se ne ricava ha un profumo floreale intensissimo ed inconfondibile, che può ricordare il miele di lupinella. Il colore è giallo dorato intenso, tendente moderatamente all'ambrato. Il sapore è secco, decisamente strutturato, bilanciato e piacevolmente acidulo. Ottimo per aperitivo, si accompagna ai piatti della tradizione ungherese e, in particolare, si sposa con una buona portata di <a href="http://www.cookaround.com/cucina/internazionali/ungheria/confro-1.php?ID=1751">Pollo alla paprika</a><a href="http://www.cookaround.com/cucina/internazionali/ungheria/confro-1.php?ID=1751"> (Paprikàs Csirke)</a>.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/pollopaprika.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/pollopaprika.jpg" alt="" border="0" /></a><br />In Italia non è ancora commercializzato ma posso calcolare, come prezzo presumibile alla vendita in enoteca, un<span style="font-weight: bold;"> prezzo di 13 eur</span><span style="font-weight: bold;">i</span> a bottiglia.<br /><br />Non solo vini dolci, non solo vini da uve botritizzate. Forza, eleganza, armonia, piacevolezza e versatilità fanno di questo vino un nuovo vanto per l'Ungheria. Affrettatevi ad assaggiarlo!!<br /><br />Allora cosa dire?? Éljen a Magyar!!!...ops.... Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: PAESAGGIO NELLA REGIONE TOKAJ-HEGYALJA, BACCHE DI UVA INVASE DA MUFFA NOBILE (A </span><span style="font-size:78%;">SINISTRA</span><span style="font-size:78%;">) E DA MUFFA GRIGIA PATOGENA (A </span><span style="font-size:78%;">DESTRA</span><span style="font-size:78%;">), POSIZIONE GEOGRAFICA DI TOLCSVA (UNGHERIA), GRAPPOLO DI UVA DELLA CULTIVAR HÁRSLEVELŰ, BOTTIGLIA DI TOKAJI HÁRSLEVELŰ DOMINIUM, PIATTO DI POLLO ALLA PAPRIKA.</span><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"489","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1157938363739430752006-09-10T13:56:00.000-07:002011-04-29T16:20:50.008-07:00IL SOLE, L'ORO E LA TERRA. TRA ENOLOGIA, ALCHIMIA ED ALTA GIOIELLERIA: IL GOLDSTÜCK, AFFASCINANTE SPUMANTE AUSTRIACO.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Gold%20Certificate%2023%20kar.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Gold%20Certificate%2023%20kar.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Nella storia dell'umanità, poche tra le materie percepibili dai sensi umani hanno affascinato, condizionato, stimolato la cultura e la storia delle comunità antropiche di tutto il mondo come è accaduto per l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Oro"><span style="font-weight: bold;">oro</span></a>. Valore, potere, medicina, alchimia e ricchezza si sono accompagnati, nei simboli e nei fatti, al nobile metallo, noto per le particolari qualità fisiche e per la sua incorruttibilità.<br /><br />Dalle epoche più remote fin quasi ai nostri giorni, il consumo di cibi contenenti oro è stato considerato benefico per la salute (nel medioevo molti sovrani lo assumevano nelle pietanze, convinti di avere prolungata la vita).<br />La scienza moderna pare che non dimostri effetti positivi alla salute derivati dall'assunzione di oro nell'alimentazione. Ma di sicuro, il suo aspetto, stimola positivamente i sensi umani. L'ancestrale richiamo dell'oro non manca mai di colpire la fantasia ed i sentimenti.<br /><br />Molte sono oggi i casi di alimenti (famoso il <a href="http://www.marchesi.it/ric09.htm">"riso e oro"</a> del maestro <a href="http://www.marchesi.it/">Gualtiero Marchesi</a>) e bevande di pregio arricchiti dalla aurea presenza. Ma tra <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/weinviertel.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/weinviertel.jpg" alt="" border="0" /></a>questi non posso non parlare di quello che a mio avviso unisce maggiormente il gusto all'estetica, la tradizione, la tecnologia enologica al fascino primordiale del prezioso metallo. Non posso non parlare del <a href="http://www.goldstueck.at/">Goldstück</a>, splendido prodotto della regione austriaca del <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Weinviertel">Weinviertel</a> (letteralmente "terra del vino"), posta nella parte nord-orientale del paese e confinante con la Slovacchia e la Repubblica Ceca.<br /><br />Questo spumante, realizzato dalla <a href="http://www.goldstueck.at/impressum.html">Weinviertler Sektmanufaktur</a> di <a href="http://www.tiscover.at/poysdorf">Poysdorf</a> (piccola città considerata una delle capitali delle bollicine), è da considerare un vero capolavoro, tanto da sembrare il frutto del lavoro congiunto di contadini, enologi e gioiellieri.<br /><br />Questo spumante è ottenuto con l'utilizzo di uve appartenenti alle cultivar<span style="font-weight: bold;"> <a href="http://www.winepros.org/wine101/grape_profiles/gruner.htm">"Grüner Veltliner</a><a href="http://www.winepros.org/wine101/grape_profiles/gruner.htm">"</a></span> e <a href="http://www.vinealia.org/vitigni.asp?ID=1091"><span style="font-weight: bold;">"Welschriesling"</span></a>, le due varietà bianche maggiormente coltivate in Austria. Dopo la vendemmia avviene la viniificazione e, successivamente, la spumantizzazione, che si svolge con<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Gr%3F%3Fner%20Veltliner.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Gr%3F%3Fner%20Veltliner.jpg" alt="" border="0" /></a> l'utilizzo del metodo classico o <span style="font-style: italic;"><a href="http://www.notonlywine.it/degustibus/champagne_uno.cfm"><span style="font-weight: bold;">champenoise</span></a>.</span> Tale metodo prevede una rifermentazione in bottiglia, che si conclude con la fase di sboccatura o <span style="font-style: italic;">dégorgement</span>, l'operazione che consente l'espulsione dei lieviti formatisi in bottiglia e riuniti in un coaugulo. Questa operazione, benchè indispensabile, lascia dello spazio vuoto in bottiglia. Tale inconveniente viene risolto aggiungendo il cosiddetto <span style="font-style: italic;">liqueur d'expédition</span>, miscela di vini, distillati e zuccheri in proporzioni variabili.<br /><br />Ma nel Goldstück avviene qualcosa di diverso, di magico.<br />Il <span style="font-style: italic;">liqueur d'expédition</span> addizionato in seguito alla sboccatura contiene una <span style="font-weight: bold;">miriade di piccole scaglie di oro.</span> Si, di vero oro, dal titolo di purezza di 23 carati.<br /><br />Tale aggiunta non conferisce certo alcun apporto agli aromi ed al sapore dello spumante, ma lo rende, con l'effervescenza, un turbinìo di piccole e brillanti foglioline d'oro, perfettamente <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Goldstuck.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/Goldstuck.jpg" alt="" border="0" /></a>commestibili!!<br /><br />Tale vino spumante presenta un bellissimo colore delicatamente paglierino con sfumature rosee, arricchito dalla sfavillante presenza aurea. Il profumo ricorda la rosa ed il gheriglio di noce. All'assaggio stupisce una ottima sensazione tattile, derivante dall'effervescenza diffusa e non aggressiva. Il sapore, asciutto e di piacevole acidità, lo rende perfetto con aperitivi a base di pesce.<br /><br />In una cena intima e speciale, con antipasti a base di salmone, rappresenta il prologo ad una serata indimenticabile. I sapori e gli aromi di questo prodotto sono davvero piacevoli, ma il suo aspetto da delle emozioni a dir poco sorprendenti.<br /><br />Il Goldstück non è al momento commercializzato in Italia e non mi è purtroppo possibile fornirne un prezzo al pubblico attendibile. Considerando però il suo costo in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Austria">Austria</a>, penso che sia verosimile (un domani!!) trovarlo in Italia ad un<span style="font-weight: bold;"> prezzo</span> di circa<span style="font-weight: bold;"> 16 euri</span>.<br /><br />Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: CERTIFICATO DI AUTENTICITA' DELLE SCAGLIE D'ORO, VIGNETO NELLA REGIONE DEL WEINVIERTEL, GRAPPOLI DI GRÜNER VELTLINER, BOTTIGLIE DI SPUMANTE GOLDSTÜCK.</span><br /><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"724","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script><br /><br /><span style=";font-family:Times New Roman;font-size:100%;" ></span></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1155848197861314572006-08-17T13:41:00.000-07:002006-11-04T05:34:26.086-08:00VACANZEAnche i blogger enoici vanno al mare!!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/seawine.0.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/seawine.0.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Ci rivedremo presto.<br /><br />Buone vacanze e BUONA SALUTE A TUTTI, Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLA FOTO: VIGNETO SULLE SPONDE DEL <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Nero">MAR NERO</a> (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Russia">FEDERAZIONE RUSSA</a>).</span>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1153625279581449042006-07-22T18:22:00.000-07:002011-04-29T16:29:51.263-07:00I VINI DEL PAESE PIU' GIOVANE DEL MONDO. IL KRSTAČ, ECCELLENTE BIANCO DEL MONTENEGRO.<a style="font-family: georgia;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Immagine%20010.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/Immagine%20010.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Poche settimane orsono mi sono recato nella giovane </span><a style="font-family: georgia;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Montenegro">Repubblica montenegrina</a><span style="font-family:arial;">, da circa un mese divenuta Stato indipendente e sovrano. Oltre alle classiche attività vacanziere ho ben pensato di approfondire le mie conoscenze sull'enologia di questo bellissimo lembo d'Europa. Ho chiesto informazioni ad alcuni amici locali (anch'essi appassionati di vini) e questi mi hanno consigliato una visita ad una azienda molto valida, la </span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.plantaze.com/">Agrokombinat 13</a><a style="font-family: georgia;" href="http://www.plantaze.com/"> jul-AD Plantaže</a><span style="font-family:arial;">, situata nei pressi di </span><a style="font-family: georgia;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Podgorica">Podgorica</a><span style="font-family:arial;"> (un tempo chiamata Titograd), la capitale del piccolo Stato.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">La storia di questa azienda (tuttora controllata in parte dallo Stato) è davvero interessante e mi sembra opportuno parlarne in due parole in questo articolo. La zona dove oggi si trovano quasi tutti i vigneti dell'azienda, il </span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.newmontenegro.eu/economia/investire-podgorica.aspx">Čemovsko Polje</a><span style="font-family:arial;">, era, fino agli anni '60 del secolo scorso un area dalle condizioni semidesertiche, arida ed incolta. Ma l'origine carsica del territorio faceva supporre una grande quantità di acque sotterranee, scoperte con l'intervento disposto dal Governo comunista ai tempi al potere, determinato a migliorare le condizioni economiche ed occupazionali della zona. Tale iniziativa ebbe un grande successo ed ora, nel piccolo Montenegro, esiste e prospera il vigneto più esteso d'Europa (2067 ettari a corpo unico!!). Una distesa mozzafiato d</span><a style="font-family: georgia;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Immagine%20026.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Immagine%20026.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">i filari e tralci, frutto della caparbietà e di un impegno rivolti al progresso sociale, ricopre ora quella che un tempo era una landa brulla e sassosa. Il tutto a costituire una azienda tuttora in espansione (l'incremento della superficie vitata è di circa 80 ettari l'anno) che vanta numerose certificazioni (</span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.dnv.it/certificazione/sistemidigestione/quality/ISO9000/index.asp">ISO 9001-9002</a><span style="font-family:arial;"> sulla qualità e </span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.dnv.it/certificazione/sistemidigestione/ambiente/ISO_14001/index.asp">ISO 14001</a><span style="font-family:arial;"> sul sistema di gestione ambientale).</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Il particolare clima, fatto di estati asciutte e lunghe (rendendo minimi i problemi di difesa anticrittogamica), con pioggie autunnali ritardate ed escursioni termiche giornaliere rilevanti, fanno del Čemovsko Polje un </span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.phytosupport.com/phytosupport/article/article.asp?id=6&art=Terroir,%20zonazione,%20viticoltura">terroir</a><span style="font-family:arial;"> di particolare </span><a style="font-family: georgia;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Immagine%20032.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Immagine%20032.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">pregio, le cui potenzialità non sono state del tutto sperimentate, visto l'insediamento piuttosto recente della vitivinicoltura. Le cultivar coltivate nell'azienda sono principalmente le tre varietà autoctone del Montenegro, il </span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Vranac</span><span style="font-family:arial;"> e la </span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Kratošija</span><span style="font-family:arial;"> (vitigni a bacca nera, dei quali parlerò in un apposito post in prossimità dell'autunno) ed il </span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Krstač</span><span style="font-family:arial;">, vitigno bianco principe dei pasti estivi ed a base di pesce.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Il </span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Krstač</span><span style="font-family:arial;">, spregiudicatamente autoctono in queste terre, è un vitigno caratterizzato dall'avere il</span><a style="font-family: georgia;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/krstac.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/krstac.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="font-family:arial;"> grappolo di dimensioni piuttosto grosse, di forma cilindrico-piramidale, con alatura superiore pronunciata, in modo da far assumere al grappolo una forma di croce, dalla quale deriva il nome della cultivar (</span><span style="font-style: italic; font-weight: bold;font-family:arial;" >krst</span><span style="font-family:arial;"> in lingua serba significa appunto croce). Gli acini, di forma rotonda-subovale, sono di media grandezza e provvisti di abbondante pruinosità (la</span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.vinit.it/press/modules.php?name=News&file=article&sid=2011"> pruina</a><span style="font-family:arial;"> è risaputamente ricca di lieviti selvaggi e la sua composizione favorisce lo sviluppo degli stessi nel mosto). La maturazione è piuttosto tardiva e concretizza una buona sinergia con il clima del territorio, contraddistinto da pioggie autunnali ritardate.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">L'azienda da me visitata produce dal Krstač un vino molto elegante, ottenuto dalla vinificazione i</span><a style="font-family: georgia;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/krstac1.0.gif"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/krstac1.0.png" alt="" border="0" /></a><span style="font-family:arial;">n bianco e senza l'utilizzo di lieviti selezionati, in quanto la fermentazione procede con i soli lieviti selvaggi, presenti sulle uve di quest'area i abbondanza, visti gli scarsi interventi contro le avversità crittogame che la bassa piovosità estiva e l'elevata insolazione permettono. Il vino realizzato da questa cultivar è caratterizzato dal colore giallo dorato con sfumature verdastre, dall'aroma caratteristico ed inconfondibile, che ricorda le fioriture del mandorlo. Il sapore equilibrato, il moderato tenore alcolico (12% vol.), il giusto tenore di acidità che gli conferiscono freschezza e bevibilità, lo rendono un vino eccellente per una ottima cena a base di pesce nelle serate estive. Un abbinamento ottimo è a mio avviso quello che si realizza con la </span><a style="font-family: georgia;" href="http://senzapanna.blogspot.com/2006/07/calamari-ripieni-di-spinaci-prosciutto.html">ricetta</a><span style="font-family:arial;"> postata su questo </span><a style="font-family: georgia;" href="http://senzapanna.blogspot.com/">ottimo blog di cucina</a><span style="font-family:arial;">.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Il prodotto ha un prezzo davvero concorrenziale (allo spaccio aziendale l'ho pagato 1 euro e 96 centesimi), dato il basso costo dei fattori produttivi e le buone professionalità presenti in azienda (tra i dirigenti ho trovato persone molto giovani).</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">In Italia purtroppo non è possibile trovarlo in vendita, visto il provincialismo ed i pregiudizi che spesso riguardano tutto cio che proviene da oltremare. In realtà la Regione balcanico-danubiana rappresenta, a mio avviso, un universo varietale e di tradizioni enologiche che irradierà il futuro dei consumi. Gli importatori ed i distributori che in Italia capiranno ed investiranno per primi nei vini di questi Paesi (in un prossimo futuro "vini di tendenza") dimostreranno intuito e senso degli affari, con sicuri e positivi riflessi economici. I dirigenti della </span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >AD Plantaže</span><span style="font-family:arial;"> lo hanno capito e si stanno preparando.</span><a style="font-family: georgia;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Immagine%20039.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Immagine%20039.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br /><span style="font-family:arial;">Per il momento si può gustare questo prodotto solo sul litorale montenegrino, bello ed abitato da persone gentili ed ospitali. Sperando che nel nostro Paese vengano presto rimossi i pregiudizi e le manie di superiorità cieca, auspicando che la nostra "mentalità enologica" si liberi dei tabù e navighi libera oltre le "Colonne d'Ercole"...prima di giudicare bisogna conoscere!!</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!!</span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" > </span><span><span style="font-weight: bold;font-family:arial;" >Pierluigi Salvatore.</span><br /><br /><span style=";font-family:arial;font-size:78%;" >NELLE FOTO: SCORCIO DEL <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Scutari">LAGO DI SCUTARI</a>, VIGNETI NELL'AREA DEL ČEMOVSKO POLJE, GRAPPOLO DI UVA DELLA CULTIVAR KRSTAČ (DALLA CARATTERISTICA FORMA A CROCE), BOTTIGLIA DELLA "AGROKOMBINAT 13 JUL-AD PLANTAŽE", PANORAMA SULLA COSTA MONTENEGRINA.</span><br /><span style="font-weight: bold;"><br /><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"503","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script></span></span></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1152201792144825232006-07-06T06:47:00.000-07:002011-04-29T16:23:35.611-07:00UN ALTRO TESORO SALVATO DALL'OBLIO: IL VITIGNO PECORINO, RITROVATO PROTAGONISTA DELLA VITICOLTURA ABRUZZESE.<div style="text-align: justify;"><br />Alcune settimane or sono un visitatore anonimo del mio blog mi ha<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/pecorino%20uva.0.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/pecorino%20uva.0.jpg" alt="" border="0" /></a> dato un ottimo spunto, parlandomi di un vitigno tornato protagonista del panorama vitivinicolo abruzzese: il pecorino. Il commentatore anonimo ha parlato dei vini derivati dal pecorino in termini molto lusinghieri, descrivendoli tra i migliori vini d'Italia. Tale prova di affetto nei confronti dei vini bianchi abruzzesi meritava di sicuro una adeguata ricompensa, ed ho quindi ritenuto opportuno dedicare un post a questa antica e nobile varietà.<br /><br />Questo vitigno dal nome bizarro e caratterizzato dall'avere le bacche bianche, la foglia media poco lobata, il grappolo medio allungato, di aspetto cilindrico, spesso provvisto di alatura. L'acino è piccolo e tondeggiante, dal colore giallo con sfumature verdi. E' diffuso nelle Marche meridionali, in alcune piccole zone dell'Umbria, in microaree del Lazio ed è in fortissima espansione in Abruzzo.<br /><br />Densa di mistero è la storia legata all'origine del nome di questo vitigno. Varie sono le teorie, ma la più accreditata (e comprovante l'autoctonia nel territorio regionale) sembra essere quella che lega la viticoltura ad un'altra grande tradizione degli Abruzzi: la pastorizia transumante. Questa cominciava in genere nella prima metà di <a href="http://www.la-poesia.it/italiani/fine-1900/dannunzio/sogni%20di%20terre%20lontane/alcyone_78_sogni-i-pastori.htm">settembre</a>, svolgendosi in antichi sentieri ricavati sulla terra nuda o inerbita (i famosi tratturi), tra i boschi e le campagne coltivate. Le viti della cultivar "Pecorino", avendo la caratteristica di raggiungere la maturazione in anticipo rispetto alle altre v<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/transumanza4.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/transumanza4.jpg" alt="" border="0" /></a>arietà regionali, rendeva le sue uve molto gradite dagli animali, che a fatica venivano trattenuti dai pastori. I quali si trovavano poi, loro malgrado, ad affrontare controversie difficili (e dall'esito talvolta spiacevole) con gli agricoltori vittime della predazione ovina!<br /><br />Poi sono arrivati anni poco saggi per la viticoltura italiana e molti vitigni di pregio sono rimasti nell'ombra. Il "Pecorino" non sfuggì a questa regola, rimanendo così nell'oblìo. Ma nell'ultimo decennio nuova vita ha investito il comparto, molte persone si sono avvicinate al consumo del vino. In Abruzzo un grande fervore ha caratterizzato questi ultimi anni. Produttori intraprendenti hanno capito che la strada del successo non andava cercata nei vitigni internazionali ma nelle uve nostrane, custodite gelosamente da qualche piccolo, prezioso e testardo coltivatore. Uno di questi validi produttori è stato <a href="http://www.lavinium.com/cgilav/visuazlav.cgi?IDaz=2188">Luig</a><a href="http://www.lavinium.com/cgilav/visuazlav.cgi?IDaz=2188">i Cataldi Madonna</a>, la cui azienda è situata nel territorio del Comune di<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ofena"> Ofena</a> (AQ), in una zona posta ad occidente del massiccio del Gran Sasso d'Italia, definita, per le estreme escursioni termiche, il "forno d'Abruzzo".<br /><br />Il grande merito di Luigi Cataldi Madonna è stato (tra gli altri) quello di riscoprire il vitigno Pecorino, da lui raccolto in vendemmia tardiva(la buona acidità e struttura espresse dal vitigno lo rendono adatto alle vendemmie tardive) e fermentato in legno, ottenendo un prodotto di estremo pregio. Un vino che ha fatto scuola. Un vino magnifico. Un vino che ha fatto voltare pagina alla vitivinicoltura abruzzese, portando molti produttori ad impiantare molti vigneti della antica cultivar.<br /><br />Tra questi viticoltori, uno di quelli che non posso non menzionare è la pluripremiata <a href="http://pasettivini.it/">Pasetti Vini</a>, la cui sede centrale è a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Francavilla_al_Mare">Francavilla al Mare</a> (CH), con vigneti condotti o di proprietà in varie zone della Regione.<br /><br />Il signor Domenico Pasetti, con la sua famiglia, molto ha investito sul vitigno Pecorino, da lui<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Pecorino_Etich_orig_100.0.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Pecorino_Etich_orig_100.0.jpg" alt="" border="0" /></a> prodotto in due versioni. La<a href="http://www.pasettivini.it/pasetti.htm"> prima</a>, commercializzata con la denominazione "Terre di Chieti I.G.T.", è ottenuta utilizzando le uve Pecorino in purezza (coltivate nel territorio del Comune di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Orsogna">Orsogna</a>), con fermentazione svolta prevalentemente in acciaio. Ha un aroma delizioso, floreale, un sapore fresco, sapido, pieno e strutturato, che lo rende il compagno ideale delle pietanze a base di pesce. A mio avviso, il migliore abbinamento, è quello che si concretizza con una buona <a href="http://abruzzoweb.it/bvastese.php">zuppa (brodetto) di pesce</a>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/pescosansonesco.0.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/pescosansonesco.0.jpg" alt="" border="0" /></a>La seconda versione (chiamata <a href="http://www.pasettivini.it/index_it.html">"Tenuta di Testarossa"</a>), della denominazione "Colline Pescaresi Bianco I.G.T.", è ottenuta con uve coltivate nel Comune di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pescosansonesco">Pescosansonesco</a> (PE). Un territorio che a mio avviso costituisce un vero tesoro pedoclimatico. Terreni argillosi e ricchi di calcare, insolazione elevatissima e ventilazione costante rendono questa area di estremo interesse. Le uve Trebbiano e Pecorino (in uvaggio) vengono sottoposte alla pigiatura soffice e fermentate in legno, con lunga permanenza sui lieviti. Questa particolare lavorazione favorisce la formazione di aromi molto complessi, che rimandano al buon sapore della crosta di pane ed al miele. La buona struttura, il grande tenore di<a href="http://www.lavinium.com/enciclopedia/encicloe.shtml"> estratti</a> (circa 27 g/l), l'alto tenore alcolico (14 % vol.), insieme alla splendida sinfonia organolettica, lo rendono adatto ad abbinamenti molto interessanti. Quello a mio parere più gradevole è quello che si realizza sposandolo ad un ottima portata di maccheroni alla chitarra al<a href="http://www.agraria.org/funghi/tuberaestivum.htm"> tartufo nero estivo</a> (maccheroni lessati e salati, conditi con olio extravergine di oliva e tartufo grattuggiato, tutto a crudo!). Potenza, grazia e semplicità. Attributi che ci vengono dal passato e ci illuminano con ottimismo il futuro.<br /><br />I <span style="font-weight: bold;">prezzi</span>? In enoteca, circa <span style="font-weight: bold;">7 euri</span> per la<a href="http://www.pasettivini.it/pasetti.htm"> versione in purezza</a>, <span style="font-weight: bold;">15 euri</span> per la versione<a href="http://www.pasettivini.it/testarossa.htm"> "Tenuta di Testarossa"</a>.<br />Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti. <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore.</span><br /><br /><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: GRAPPOLI DI UVA PECORINO, MOMENTO DELLA TRANSUMANZA, ETICHETTA DEL PECORINO TERRE DI CHIETI I.G.T. DELLA <a href="http://www.pasettivini.it/index.htm">AZIENDA AGRICOLA PASETTI</a>, PANORAMA DEL COMUNE DI PESCOSANSONESCO (PE).</span><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"722","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script><br /></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1150830631130826282006-06-20T07:58:00.000-07:002011-04-29T16:39:25.781-07:00VINO, LIQUORE O ROSOLIO? LA RATAFIA', UNA BEVANDA ALL'INSEGNA DELLA TRADIZIONE E DELLA BIODIVERSITA'.<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Per deformazione professionale mi capita di sovente che i miei discorsi si soffermino sulla qualità e sulle varietà ortofrutticole. In ognuna di queste discussioni mi capita di constatare un fatto importante: con la diminuzione dell'età dei miei interlocutori diminuisce altresì il numero di specie frutticole conosciute. <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/cotogno.htm">Mele cotogne</a>, mele limoncelle, <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/sorbo.htm">sorbe</a>, <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/nespolocomune.htm">nespole europee</a> (molti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/prezza.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/prezza.jpg" alt="" border="0" /></a> conoscono solo la <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/nespolodelgiappone.htm">nespola giapponese</a>), le <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/gelso.htm">more di gelso bianche e nere,</a> il pero corvino, il <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/corbezzolo.htm">corbezzolo</a>. Sono varietà di frutti, conosciute dai nostri nonni e purtroppo ignote ai più giovani. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Questo rappresenta a mio avviso il sintomo di un preoccupante fenomeno, quello della diminuzione della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Biodiversit%C3%A0">biodiversità </a>vegetale negli ecosistemi agrari. Una riduzione che riguarda le specie e le cultivar delle varietà frutticole coltivate. Le <span style="font-weight: bold;">pere a spina</span>, le <span style="font-weight: bold;">mele zitelle</span>, le <span style="font-weight: bold;">mele di San Giovanni</span> (a maturazione precoce), costituiscono una collezione genetica in via di estinzione. Sarebbe una grave perdita , in quanto, oltre alla scomparsa delle vecchie cultivar, andrebbe a dequalificare la ricerca finalizzata alla creazione di nuove varietà. In sei parole: pregiudicare il futuro distruggendo il passato.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Tra i cosiddetti frutti minori non possiamo non menzionare le amarene <i>(Prunus cerasus L.)</i><i>,</i> variante acida del <a href="http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/ciliegio.htm">ciliegio dolce</a> (<i>Prunus avium L.)</i>. <span style="font-style: normal;">L'area di origine delle amarene pare che sia inscrivibile tra il Mar Nero e l'Armenia, anche se la sua diffusione nei </span><span style="font-style: normal;">boschi europei viene segnalata da tempi remoti. </span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Una grande consuetudine riguardante l'uso delle amarene (in alcune varianti chiamate anche marasche o visciole) unisce tutta l'Italia e le sponde del Mare Adriatico, come testimoniano il gran<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/amarene.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/amarene.jpg" alt="" border="0" /></a> numero di liquori e conserve che da questo frutto si ricavano: le <a href="http://www.dolci.it/articoli/visciole%20al%20sole.htm">"visciole al sole"</a> diffuse un po' in tutta Italia (famose quelle di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cantiano">Cantiano</a>), le confetture a base di amarene, il <a href="http://www.maraska.hr/engleski/e_maraschino.html">Maraschino</a> di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Zadar">Zara</a> (realizzato con le marasche prodotte in grande quantità nell'entroterra zaratino). </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Nella tradizione abruzzese esiste un prodotto particolarissimo, che unisce la tradizionale coltivazione di amarene (esiste una specifica cultivar chiamata amarena di Pescara) al grande patrimonio enologico della Regione: la <span style="font-weight: bold;">Ratafià</span>, chiamata anche <span style="font-weight: bold;">Rattafìa</span> o <span style="font-weight: bold;">Ratafiat</span>. Questo nome strano pare che provenga dall'usanza di bere questo particolare rosolio negli studi notarili dopo la stipula dei contratti, contestualmente alla pronuncia, da parte del notaio, della formula "Ratafiat", ovvero, che i patti siano ratificati.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Si ottiene mettendo a macerare per un periodo variabile (comunque intorno al mese) le amarene in una miscela di <a href="http://www.vinit.it/convivium/schedavinopub.php?nome=Montepulciano+d%27Abruzzo+Cerasuolo+Doc">Montepulciano Cerasuolo D.O.C.</a>, alcool o acquavite e zucchero. Si ottiene un liquore dal colore rosso violetto, amabile e dal caratteristico sapore di amarene, dal profumo inconfondibile.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/parrozzo.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/parrozzo.jpg" alt="" border="0" /></a></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Viene usato nella pasticceria casalinga per bagnare il pan di Spagna delle torte di compleanno e si beve accompagnandolo al consumo dei dolci tipici abruzzesi, come il <a href="http://www.dicarlo.it/it_specialita_torroni.asp?codice=200606201719479628459&hh=354194&sezione=specialita&sottosez=torroni&tipo=classici">"torrone di Sulmona"</a> o il <a href="http://www.luigidamicopescara.it/">"parrozzo di Pescara"</a>.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Un abbinamento fantastico e raffinato è quello che si può realizzare affiancando la ratafià (temperatura di servizio 15°C) ad uno <span style="font-weight: bold;">Strudel di Amarene</span>, decisamente ben descritto in <a href="http://venereincucina.blogspot.com/2006/06/strudel-di-amarene.html">questa ricetta</a>. Un connubio che consente di apprezzare benissimo le caratteristiche dei due protagonisti, rendendo piacevole ed all'insegna della naturalità un pomeriggio di conversazione. Nel periodo di maturazione di questi preziosi frutti è<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Ratafia.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Ratafia.jpg" alt="" border="0" /></a> un vero peccato non approfittarne, facendone una fantasiosa ed interessante degustazione.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Tra le tipologie realizzate dai produttori abruzzesi vorrei menzionare quella realizzata dalla <a href="http://www.viniveri.net/it/praesidium.html">Azienda Agricola "Praesidium</a><span style="text-decoration: underline;">"</span> di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Prezza">Prezza</a> (AQ), nell'area dove il vitigno "montepulciano d'abruzzo" ha la sua più antica diffusione. E' un rosolio di classe, moderatamente alcolico (26,5% vol.), da annoverare tra i migliori vini aromatizzati presenti nel nostro Paese. E' possibile trovarlo in enoteca ad un <span style="font-weight: bold;">prezzo</span> di circa 16 euri.<br /></p><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/centerba.0.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/centerba.0.jpg" alt="" border="0" /></a> Molto valida anche quella presentata dalla <a href="http://www.centerbatoro.it/azienda.html">"Enrico Toro & C."</a> di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tocco_da_Casauria">Tocco da Casauria</a> (PE): presenta caratteristiche produttive leggermente diverse, ma il risultato è di assoluto rilievo. Questa azienda (famosa soprattutto perchè produce l'ottima <a href="http://www.centerbatoro.it/prodotti.html">centerba</a> abruzzese) la realizza con un grado alcolico finale del 20,5% vol.<br /></p><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Bontà, tradizione, biodiversità: i segreti per il successo dell'agroalimentare italiano. Questo prodotto li riunisce con raffinatezza.</p><p style="margin-bottom: 0cm; font-style: normal;" align="justify">Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore.</span></p><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: LA CONCA PELIGNA (AQ), FRUTTI DI AMARENE, IL PARROZZO (DOLCE TIPICO ABRUZZESE), BOTTIGLIA DI RATAFIA' DELLA AZIENDA PRAESIDIUM, BOTTIGLIA DI CENTERBA TORO.</span><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"2765","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1150388292519861512006-06-15T08:23:00.000-07:002007-04-26T11:27:10.356-07:00VITICOLTURA EROICA E VINI ELEGANTI. I TESORI DELLA VALTELLINA.<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Chiunque abbia visitato la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Valtellina">Valtellina</a> ha certamente ammirato con<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/valtellina.0.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/valtellina.jpg" alt="" border="0" /></a> meraviglia il meticoloso lavoro che ha portato ad un modellamento che ha del fantastico. Lavori durati secoli, piccoli e caparbi artisti che hanno creato, nella loro sinergia, un'opera faraonica che richiama alla fantasia le costruzioni megalitiche o la muraglia cinese.<br /></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Sono le terrazze della Valtellina, vere contrade incantate che rappresentano uno degli esempi più conosciuti della viticoltura eroica. Un ambiente molto peculiare, <a href="http://www.ambienteeuropa.info/Rubriche/Territorio&Cultura/febbraio_2005_T&C/012_02_05T&C.htm">in via di riconoscimento</a> da parte dell'<a href="http://whc.unesco.org/pg.cfm?cid=31">UNESCO</a> come patrimonio dell'umanità. Coltivazioni che hanno come protagonista una cultivar cara a tutti gli enofili, il <a href="http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/piemontedoc/vino/vitigni/nebbiolo.htm">Nebbiolo</a>, noto in questa area con il nome di <span style="font-weight: bold;">Chiavennasca</span>. Il territorio molto mutevole produce inoltre una gran quantità di microclimi che, uniti a molteplici variabili pedologiche, crea una offerta di <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/piramide.png"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/piramide.png" alt="" border="0" /></a>prodotti ampia e di enorme interesse. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Molte sono infatti le denominazioni di origine espresse da questa valle, insignita con una D.O.C. ed due D.O.C.G.: il <a href="http://www.agraria.org/vini/disciplinarevaltellinasuperiore.htm">Valtellina Superiore</a> e lo Sforzato. La prima denominazione si suddivide inoltre in più tipologie, che ne identificano <a href="http://www.consorziovinivaltellina.com/index.php?option=com_content&task=view&id=17&Itemid=35">le aree di produzione</a> in maniera inequivocabile. <span style="font-weight: bold;">Inferno</span>, <span style="font-weight: bold;">Grumello</span>, <span style="font-weight: bold;">Sassella</span>, <span style="font-weight: bold;">Valgella</span> e <span style="font-weight: bold;">Maroggia</span> sono i nomi che racchiudono le splendide tradizioni vinicole di questa valle, i cui vini sono stati apprezzati da principi e da capitani di ventura. Il susseguirsi delle <a href="http://www.consorziovinivaltellina.com/index.php?option=com_content&task=view&id=15&Itemid=33">vicende storiche</a> ha influenzato in modo avvincente l'economia agricola valtellinese, portando in auge o in depressione, in maniera alterna, la parte alta e la parte bassa di quest'area, in costante osmosi culturale e commerciale con il vicino Paese dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Grigioni">Grigioni</a>.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il prodotto di questo territorio che esprime il mio maggiore entusiasmo è lo Sforzato, noto anche con il nome di Sfursat. La metodologia produttiva di questo vino ne spiega di sicuro il nome bizzarro ed indecifrabile al primo ascolto. Le uve della cultivar Nebbiolo provenienti da una accurata selezione, compiuta tra i grappoli raccolti nella zona autorizzata dal disciplinare di produzione, vengono cernite con cura e disposte ad asciugare su graticci per circa 110 giorni. L'aria fresca ed asciutta fornita dal magico clima di questa terra, favorisce un leggero appassimento delle uve, con il conseguente incremento della concentrazione zuccherina (il <a href="http://www.agraria.org/vini/disciplinaresforzatovaltellina.htm">disciplinare</a> prevede un titolo alcolico minimo del 14% vol.) e l' evoluzione del profilo aromatico e gustativo del frutto. A gennaio avviene poi la normale lavorazione che si realizza con la vinificazione in rosso, ovvero con la macerazione delle bucce nel mosto (al fine di estrarre i pigmenti e le sostanze aromatiche). Successivamente inizia la fase di invecchiamento e maturazione, lunga almeno 20 mesi.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il territorio magnifico, la grandezza del vitigno, il retroterra storico e le tradizioni, unite a tecnologie moderne ma non invasive, hanno portato lo Sfursat alla gloria della D.O.C.G., la prima riconosciuta in Italia ad un passito secco. Vini robusti e potenti, che scaldano il cuore e l'anima.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/nino-negri-sfursat.0.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/nino-negri-sfursat.0.jpg" alt="" border="0" /></a></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Un ottimo prodotto (con un costo non esagerato) è a mio avviso lo Sfursat realizzato dall'azienda <a href="http://www.gruppoitalianovini.com/ninonegri/">Nino Negri</a> di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Chiuro">Chiuro</a> (SO). E' un vino dal gradevole colore rosso granato intenso, un profumo deliziosamente speziato, che dopo una buona decantazione assume connotazioni floreali decisamente suadenti. Il sapore è caldo, di grande morbidezza ed armonia, che (per esperienza personale) migliora e si affina visibilmente con l'invecchiamento. Con una portata di anatra alla cacciatora vi permetterà di spiccare il volo!!</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il <span style="font-weight: bold;">prezzo</span>? Circa <span style="font-weight: bold;">18 euri</span> in enoteca!</p><p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!! <span style="font-weight: bold;">Pierluigi Salvatore.</span></p><br /><p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: VITICOLTURA VERTICALE IN VALTELLINA, SCHEMA DELLE PRODUZIONI VINICOLE, BOTTIGLIA DI SFURSAT NINO NEGRI.</span><br /></p>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1150068223979700392006-06-12T01:05:00.000-07:002007-04-26T11:26:43.633-07:00VITIVINICOLTURA CALABRESE E MARKETING. TRA IL PASSATO ED IL PASSATO REMOTO. TRA MANZONI E DON FERRANTE.<p style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Ho da poco iniziato, con molta soddisfazione, la mia attività di blogger. Ho ricevuto molti spunti di discussione, ho imparato dai contributi di tutti i lettori ed ho cercato di fornire</span><span style="font-size:100%;"> informazioni</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/calabria.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/calabria.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="font-size:100%;"> valide ed il più possibile complete.</span></p><div> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Ho sempre parlato di vini che conosco bene, da me assaggiati in</span><span style="font-size:100%;"> più versioni. Inoltre mi sono servito, quando ho avuto dubbi sulla storia dei vitigni e dei vini o su particolari attenzioni produttive, di notizie ottenute dai consorzi di tutela o direttamente dalle aziende. In tutti i casi ho avuto risposte molto costruttive e complete. Tutti hanno capito che anche le parole di un piccolo blogger avrebbero costituito un supporto utile alla comunicazione.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Poche settimane fa ho ricevuto un <a href="http://pierovini.blogspot.com/2006/05/ribolla-o-rebula-non-importa-la.html">commento</a> molto stimolante ed ho pensato di scrivere un articolo sul vitigno <a href="http://www.lavinium.com/vitigni/grecobi.htm">"greco bianco"</a> e sui suoi utilizzi in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Calabria">Calabria.</a> </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">I vini di questa Regione, benché in molti casi siano eccellenti, non godono purtroppo di adeguata considerazione: poco presenti sui banchi della grande distribuzione, quasi assenti nelle premiazioni e sulle guide (salvo poi ascoltare le accuse di complotto e le lamentele da parte dei produttori). Le buone etichette, quando reperibili in enoteca, hanno prezzi alti, che non ne stimolano l'acquisto da parte di chi non<span style="text-decoration: none;"> le abbia mai sentite nominare.</span></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Volendo scrivere un post su due vini calabresi ho interpellato un produttore piccolo, quattro medi ed uno grandissimo. Ho chiesto loro di inviarmi con la posta elettronica le schede</span><span style="font-size:100%;"> tecniche ed eventualmente le analisi chimiche. Le risposte? Qualcuno mi ha detto che aveva da fare, qualcuno mi ha risposto che si sarebbe fatto vivo (sto aspettando!!), uno mi ha trattato quasi male, dicendo che il suo vino era già tanto conosciuto come il migliore vino del Mondo. </span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Belle risposte ad una pubblicità (sia pur piccola) a costo zero. Bel modo di comunicare. Ottima via per ottenere conoscenza e considerazione. Forse le ragioni della poca visibilità di questi vini sono ora più palesi. E le lamentele dei produttori di sicuro poco legittime.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Questo atteggiamento mi ha ricordato il carattere del manzoniano <a href="http://xoomer.alice.it/brdeb/letteratura/manzoni/sposi/ferran.htm">Don Ferrante.</a> Persona molto</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/TRIO.0.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/TRIO.0.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="font-size:100%;"> colta ma con una formazione alienata dalla realtà. Una grande cultura che lo portava alla supponenza tipica nell'erudito del suo tempo, un bagaglio di conoscenze che lo portò inizialmente a negare l'esistenza della peste e poi ad attribuirle origini astrali. Si scontrò con le persone dando credito ai pianeti. Ma questi non gli diedero ragione.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Spero che la vitivinicoltura calabrese non continui a seguire l'esempio di Don Ferrante. Che andò a letto, a morire, come un eroe di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Metastasio">Metastasio</a>. Prendendosela con le stelle.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:100%;">Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti. Pierluigi Salvatore.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p> <p style="margin-bottom: 0cm;"></p><p style="margin-bottom: 0cm;"></p>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1149165087054031352006-06-01T04:06:00.000-07:002011-04-29T16:51:55.770-07:00FIGLIO DEL VENTO, FIORE TRA I SASSI, VERDE MANTELLO DELLE TERRE ROSSE. AGRESTE E RAFFINATO TERRANO.<div style="text-align: justify;"><br />Se esiste un territorio che ha caratterizzato e definito un fenomeno geologico e che lo contraddistingue in tutto il Mondo, questo comprensorio è sicuramente rappresentato dalla Regione del Carso. Acque superficiali, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Inghiottitoio">inghiottitoi</a>, grotte, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dolina">doline</a>, fiumi che si inabissano e riemergono, laghi che compaiono e si dileguano, riassumono in breve i fenomeni che, in tutto il mondo, vengono definiti "carsici".<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/SlikaCerkniskoJezeroPolno.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/SlikaCerkniskoJezeroPolno.jpg" alt="" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/SlikaCerkniskoJezeroSuho.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/SlikaCerkniskoJezeroSuho.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Definire compiutamente i confini dell'area del Carso non è cosa facile ma, in genere si usa racchiuderlo tra la costa adriatica triestina e capodistriana ed il loro entroterra prossimo. Il Mare Adriatico è un elemento del Carso e questo è una componente dell'adriaticità. A caratterizzare questo territorio, oltre agli elementi geologici che ho brevemente descritti, un fenomeno dalla forza travolgente lo rende unico e pieno di significati. Un vento (qui tremendamente violento) che si associa nella memoria collettiva alla regione carsica: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bora">la bora</a>. Soffia spesso impetuosa a causa dell'<a href="http://www.demauroparavia.it/77079">orografia</a> che la amplifica (esiste una gola<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/bora.0.png"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/bora.0.png" alt="" border="0" /></a> chiamata "porta della bora") e, anche quando è flebile, rende l'aria sempre tersa ed il cielo di una straordinaria luminosità. Il sole dona al Carso una luce diversa.<br /><br />Le diverse componenti antropologiche ed etniche susseguitesi tra i tempi e nei tempi, legate alle peculiarità offerte dalla natura, hanno reso possibile il fiorire di un'ampia varietà di prodotti, alimentari ed enologici. E, parlando dei vini di queste terre, non possiamo non dedicare una attenzione particolare a a quello che del Carso è il simbolo: il <span style="font-weight: bold;">terrano</span>, detto <span style="font-weight: bold;">teran</span> in Croazia ed in Slovenia.<br /><br />Deriva dal vitigno omonimo, caratterizzato dall'avere grappoli medi pronunciatamente piramidali, alati, e compatti. Gli acini sono medi e talvolta ellittici, dal colore blu intenso e decisamente pruinosi. Anche se coltivato in varie zone, produce i migliori risultati nel Carso<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/stradaterrano.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/stradaterrano.jpg" alt="" border="0" /></a> italiano e sloveno, dove esistono rispettivamente due denominazioni di origine, il <span style="font-weight: bold;">"Carso terrano"</span> ed il <span style="font-weight: bold;">"Kraški teran"</span>. I terreni rossi, ricchi di <a href="http://www.provincia.parma.it/scuole/ssbodon3/www/progset/tessitura.htm">scheletro</a> e di ferro, i venti che influiscono sull'umidità e quindi sulla sanità delle uve, il particolare <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_%28astronomia%29">spettro</a> luminoso offerto dalla specifica condizione di insolazione, concorrono alla particolare sapidità ed allo straordinario colore dei vini, ai quali la tradizione ha sempre attribuito qualità salutari e curative, tanto che ai tempi dell'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Impero_asburgico">Impero Asburgico</a> il terrano veniva venduto nelle farmacie in quanto ricco di ferro!<br /><br />Recentemente sono stato in Slovenia e, lungo la strada del ritorno, mi sono fermato a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sesana">Sesana</a><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sesana"> (Sežana)</a>, piccola località slovena a due passi dal <a href="http://www.viamichelin.com/viamichelin/ita/tpl/mag3/art20020801/htm/tour_carso.htm">posto di confine di Fernetti.</a> Sono entrato in un bar con molte persone, ho chiesto notizie sul vino teran e, dopo avere scaturito una nutrita discussione tra i presenti, mi hanno accompagnato a Križ, una piccola frazione. E qui, la meraviglia! I gentilissimi signori Tanja e Rado Macarol gestiscono una azienda vitivinicola a conduzione famigliare, la <a href="http://www.kmetija-sempolajc.si/">Kmetija Šempolajc</a>, un vero paradiso per chi, come me, è sempre alla ricerca dei prodotti migliori e più conformi alle tradizioni. La signora Tanja, è andata a prendere un quotidiano sloveno che, in occasione della medaglia d'argento vinta con il teran alla esposizione del 2002 a Lubiana, ha pubblicato un articolo il cui titolo era "Il signor Rado ama più i vigneti che sua moglie". Vedendo la cura che mette nelle sue attività, il giornale aveva forse ragione. Ed i risultati si sentono.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/vinograd%20sezana.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/vinograd%20sezana.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Il teran di questa azienda presenta tutte le caratteristiche che questo vino deve avere: un colore rosso violetto intenso ed impenetrabile (la composizione minerale del suolo, il vento e la particolare insolazione influiscono sulla qualità e sulla quantità degli antociani, i cui effetti benefici sono <a href="http://www.sssa.it/news.asp?id=%7B6338B851-F925-45FC-9189-E900C4C36820%7D&sessionid=">riconosciuti dalla medicina</a>), odore delicato ma marcato di mirtillo nero. Appena l'ho assaggiato ho pensato una cosa: questo vino è estremamente piacevole. A dispetto di un grado alcolico non elevato (11,5% vol.), ha un gusto molto sapido e minerale, tannini morbidi e suadenti, bilanciati vivacemente da un'acidità importante e piacevole. Una buona densità (al ritorno l'ho analizzato ed ho trovato un <a href="http://www.lavinium.com/enciclopedia/encicloe.shtml">estratto secco</a> netto di 26,5 g/l !!), dona una gradevole sensazione tattile, una pienezza che fa pensare alla genuinità dei buoni vini sinceri. Perfetto da gustare giovane con i salumi tipici, esprime il suo meglio con del capretto arrosto aromatizzato ad arte (sicuramente consigliabile questa ottima <a href="http://venereincucina.blogspot.com/2006/06/nissn-l-plui-scalognt-dal-cavrto-al-mr.html">ricetta</a>, frutto del lavoro di ricerca dell'amica Venere!!).<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/Immagine%20180.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/Immagine%20180.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Il <span style="font-weight: bold;">prezzo</span> per il prodotto sfuso (al ritorno dalle vacanze estive è salutare organizzare una tappa) è di <span style="font-weight: bold;">3 euri al litro</span>, mentre per il prodotto imbottigliato il costo è di <span style="font-weight: bold;">8 euri a bottiglia</span>. La signora Tanja ( +386 41 448349, parla in <span style="font-weight: bold;">perfetto italiano</span>) lo spedisce anche a domicilio tramite posta o corriere.<br /><br />Per concludere, dico che il teran rappresenta il frutto del duro lavoro, figlio dell'impegno e dell'abnegazione delle genti carsoline, della terra e del sole, del suolo e della salsedine, degli Asburgo e dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dogi_della_Repubblica_di_Venezia">Dogi</a>, degli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slavi">Slavi</a> e dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Latini">Latini</a>. Un prodotto per nulla omologato, che unisce i gusti ed i popoli, una sintesi di concordia e di allegria. Aspetta solo che voi lo gustiate.<br /><br />Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti!! Pierluigi Salvatore.<br /></div><br /><span style="font-size:78%;">NELLE FOTO: <a href="http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=888&chapter=5">IL LAGO CIRCONIO</a> (CERNIŠKO JEZERO) IN DUE DIVERSI MOMENTI, EFFETTI DEL VENTO SULLA VEGETAZIONE SPONTANEA, CARTELLO DELL "STRADA DEL TERRANO", VIGNETO A SEŽANA, PRODOTTI DELL'AZIENDA KMETIJA ŠEMPOLAJC.</span><br /><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size:130%;"></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"2769","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1148684261967791212006-05-26T20:51:00.000-07:002011-04-29T16:47:04.537-07:00UN GRANDE PATRIMONIO ITALIANO DA CONOSCERE E SALVARE: IL GATTINARA D.O.C.G.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/nebbio2b.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/nebbio2b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Uno dei vitigni più conosciuti, fra i tanti che piacevolmente <span style="font-style: italic;">infestano</span> il territorio italiano, è senza dubbio il <a href="http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/piemontedoc/vino/vitigni/nebbiolo.htm">nebbiolo</a>. Nessuna cultivar, più di questa, è il simbolo della tradizione vitivinicola di una Regione di grande prestigio: il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Piemonte">Piemonte</a>. Sono difatti molti i<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Vini_DOC_e_DOCG_prodotti_con_uva_Nebbiolo"> vini D.O.C. e D.O.C.G.</a><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Vini_DOC_e_DOCG_prodotti_con_uva_Nebbiolo"> che si ottengono dal nebbiolo</a>, in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Piemonte">Piemonte</a> e non solo. Ma se il "<span style="font-style: italic;">barolo"</span> ed il <span style="font-style: italic;">"barbaresco" </span>sono famosi e riconosciuti da tutti, ne esistono altri meno importanti in quanto a fama, ma sicuramente molto significativi per caratteristichedi qualità e tradizione. Tra questo vorrei spendere due parole in favore di un vino che ritengo tra i migliori rossi al mondo, nato in un territorio particolare, nell'area pedemontana degradante dal massiccio del Monte Rosa, dove tra bellissime colline prospera la vite, dove le tradizioni si perdono nei secoli. In questo ambiente incantato nasce il <span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;">Gattinara D.O.C.G. </span></span><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/gattinara.0.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/320/gattinara.0.jpg" alt="" border="0" /></a>La zona di produzione è ristretta al solo territorio del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gattinara">Comune di Gattinara</a>, in provincia di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Vercelli">Vercelli</a> e, come prescrive il <a href="http://www.agraria.org/vini/disciplinaregattinara.htm">disciplinare di produzione</a>, deve essere prodotto per almeno il 90% da uve appartenenti al vitigno <a href="http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/piemontedoc/vino/vitigni/nebbiolo.htm">nebbiolo</a>, caratterizzato dall' avere bacche nere medio-piccole, grappolo medio-grande di forma piramidale, con acini piuttosto fitti. Prevede una lavorazione attenta e lunga, con un periodo di invecchiamento di almeno tre anni (quattro per la tipologia "riserva").<br />I vini di questa denominazione presentano caratteristiche molto interessanti, in quanto reggono molto bene ai lunghi invecchiamenti, presentando possibilità di evoluzione sorprendenti, tanto che molti autori suggeriscano di consumarlo non prima di otto-dieci anni dalla vendemmia. Presentano all'olfatto un ampio spettro di sensazioni, che vanno dal floreale alla liquirizia, con sentori che talvolta possono ricordare il sottobosco o il cuoio. Il sapore è asciutto e persistente, con un giusto equilibrio tra i tannini ed una piacevole e caratteristica acidità. L'abbinamento migliore è con le carni rosse e la selvaggina a pelo molto elaborata, avendo cura di stappare le bottiglie almeno due ore prima del servizio.<br /><br />Nei miei post, è mia consuetudine fare riferimenti alla<a href="http://www.milioni.com/vini/doc/507.htm"> storia</a> dei vini ed all'origine degli stessi, come non manco mai di citare tra tutti i <a href="http://www.enotecaregionaledigattinara.it/vini/gattinara.html">produttori</a> quelli che hanno suscitato in me particolare fiducia ed interesse e ne di menzionare i <span style="font-weight: bold;">prezzi</span> e le caratteristiche di alcuni prodotti (nel caso del<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/gattinara%20travaglini.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/gattinara%20travaglini.jpg" alt="" border="0" /></a> gattinara se ne possono trovare di eccellenti a <span style="font-weight: bold;">15-25 euri</span>). In relazione a questo vino ho però un grande affetto e nutro una grande apprensione per il suo futuro.<br />Difatti, con sempre minore frequenza riesco a trovare il gattinara nei supermercati, raramente ne sento parlare, le sue storiche bottiglie dalla forma fantasiosa sono sempre meno oggetto di discussione. Bisogna togliere dall'oblio questo vino, simbolo di un territorio ricco di storia. Territorio ora alle prese con una <span style="font-weight: bold;">notizia</span> <span style="font-weight: bold;">preoccupante</span>, riguardante la sua prossima <a href="http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200604articoli/4406girata.asp">possibile esplorazione petrolifera</a>. Spero che gli interessi di pochi non soffochino l'economia locale e che non pregiudichino il futuro di questo gioiello dell'enologia mondiale.<br /><br />Mi permetto quindi di dire a tutti che il nostro dovere sia quello di difendere il gattinara, conoscendolo meglio ed apprezzandolo. Beviamolo perchè è un sorso di cultura, beviamolo perchè deve vivere e prosperare come merita. Beviamolo perchè è davvero unico e fantastico, <span style="font-weight: bold;">una scoperta che vi renderà entusiasti.</span><br /><br />Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti, Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">Nelle foto: grappoli del vitigno <a href="http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/piemontedoc/vino/vitigni/nebbiolo.htm">"nebbiolo"</a>, vigneti nel <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gattinara">Comune di Gattinara</a> (VC), bottiglia di vino gattinara del 1973.</span><br /><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"2767","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1148297559960285892006-05-22T01:09:00.000-07:002007-04-26T11:24:49.163-07:00DAL CUORE DELLE MARCHE UN GRANDE GIOIELLO: LA VERNACCIA DI SERRAPETRONA D.O.C.G.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/vignetivernaccia.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/vignetivernaccia.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Il mondo enologico è bello perchè manifesta una grande variabilità, riassume la perfezione del caos, sancisce la pari dignità tra le regole e le numerosissime eccezioni. E' bello perchè da buoni risultati solo se l'uomo è in perfetta sinergia con la natura.<br />Nel maceratese esiste una realtà nella quale la natura è stata generosa e gli uomini sono stati geniali. Questa realtà è rappresentata dal comune di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Serrapetrona">Serrapetrona</a> e dal suo immediato circondario. Il frutto di questo comprensorio è un prodotto meraviglioso: la Vernaccia di Serrapetrona D.O.C.G., nelle tipologie "dolce" e "secca".<br /><br />E' un vino spumante naturale del tutto singolare, ottenuto dal vitigno a bacca nera omonimo (vernaccia nera). E' difatti l'<span style="font-weight: bold;">unico </span>in Italia (e che io sappia al mondo) a subire ben <span style="font-weight: bold;">tre fasi di fermentazione.</span><br /><br />Al momento della vendemmia una parte delle uve (almeno il 40% del totale, come previsto dal <a href="http://www.agraria.org/vini/disciplinarevernacciaserrapetrona.htm">disciplinare di produzione</a>) viene appesa su appositi fili e destinata all'appassimento, mentre la restante parte viene lavorata subito ed avviata alla <span style="font-weight: bold;">prima</span> fermentazione. Dopo circa due mesi, l'uva appassita viene pigiata ed il mosto ricavato viene unito a quello precedentemente fermentato. L'aggiunta di questo nuovo mosto fa avviare la <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/uva.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/uva.jpg" alt="" border="0" /></a>fermentazione per la <span style="font-weight: bold;">seconda</span> volta. Processo che continua per la <span style="font-weight: bold;">terza</span> ed ultima fase in autoclave (ovvero in condizioni di temperatura e pressione controllate) al fine di ottenere la cosiddetta <a href="http://www.lavinium.com/enciclopedia/enciclop.shtml#prise">"presa di spuma o pris de mousse"</a>.<br /><br />Questo complesso metodo da me brevemente descritto sembrerebbe quasi il frutto di una mente a dir poco bizarra. In realtà è la conseguenza della situazione agronomica e culturale dell'area in oggetto. In questo territorio, fino agli anni'50 del secolo scorso, le viti erano coltivate in consociazione con le piante arboree (le piante ad alto fusto fungevano da sostegno vivo), con potature lunghe, rese elevate ma, di contro, basso tenore zuccherino delle uve. Per ovviare a questo problema, i contadini pensarono di appassire una parte delle uve per 2-3 mesi, pigiarle (approssimativamente nel mese di dicembre) e miscelare il mosto ottenuto con quello gia quasi del tutto fermentato. A questo punto, la fermentazione del vino proseguiva a rilento, quasi silente, anche a causa delle basse temperature, tanto da continuare anche dopo la messa in bottiglia, provocandone la naturale effervescenza. Il risultato venne subito apprezzato, la fama si sparse nei paesi vicini, le persone affluivano a Serrapetrona per acquistarne alcune bottiglie, le quali, per la scarsa presenza tecnologica, avevano riuscite <span style="font-weight: bold;">imprevedibili:</span> potevano contenere vino per nulla frizzante, spumante o, addirittura, capitava che esplodessero durante il trasporto!!<br /><br />Oggi la tecnologia ha eliminato tutte queste romantiche ancorchè spiacevoli evenienze, razionalizzando e mettendo in opera nelle migliori condizioni quello che le tradizioni hanno insegnato, permettendo la commercializzazione di prodotti dal grande prestigio. Vini spumanti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/quacquarini.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/quacquarini.jpg" alt="" border="0" /></a> dal fascino rurale ed antico, da scoprire, da gustare. Semplicemente..da bere!<br /><br />Non sono molti i <a href="http://www.comune.serrapetrona.mc.it/vernaccia/index.htm">produttori</a> della Vernaccia di Serrapetrona (19 aziende iscritte, con una superficie vitata complessiva, aggiornata alla vendemmia 2004-05, di circa 68 ettari), tutti di buona qualità e rispettosi delle tradizioni.<br />Tra questi però non posso non ricordare un mito legato a questo prodotto, l' <a href="http://www.quacquarini.it/">Azienda Agraria Alberto Quacquarini</a> di Serrapetrona. E' un vero specialista della vernaccia, che produce nelle tipologie "dolce" e "secca", utilizzando le sole uve di produzione aziendale. Realizza inoltre altri piccoli capolavori della tradizione maceratese, come i torroni e le famose ciambelline impastate con la vernaccia.<br />Questo vino si presenta di colore rosso rubino limpido. Particolare l'effetto alla mescita, in quanto produce un'abbondante spuma di colore tendente al rosa. Il profumo è tipicamente vinoso, delicato. La tipologia amabile ha un retrogusto amarognolo molto piacevole ed è il compagno ideale della pasticceria secca, specie se farcita da confetture di frutti di bosco, mentre la tipologia secca si accompagna divinamente a salumi e formaggi. Nella zona di produzione viene spesso consumata, in campagna, nelle colazioni di metà mattinata a base di formaggi e ciauscolo.<br /><br />Quanto costa? Possiamo trovarlo in enoteca ad un <span style="font-weight: bold;">prezzo</span> di circa <span style="font-weight: bold;">12 euri</span>.<br />Allora cosa dire? Buona Salute a tutti!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">Nelle foto: vigneto nel Comune di Serrapetrona (MC), grappoli di vernaccia nera sottoposti ad appassimento, bottiglia di vernaccia secca dell'Az.Agr. Alberto Quacquarini.</span>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1147804981565710912006-05-16T08:49:00.000-07:002011-04-29T18:03:24.536-07:00TRA L'OCEANO PACIFICO E LE ANDE: BREVE STORIA DEL VITIGNO CARMENERE.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/carmenere.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/carmenere.jpg" alt="" border="0" /></a><br />La viticoltura dei nuovi mondi è stata, per ovvie ragioni, caratterizzata dal fatto che i vitigni utilizzati sono stati importati dall'Europa, uno dei Continenti di origine della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Uva">vite domestica </a>(in America per esempio sono presenti molte specie del genere <a href="http://www.vinit.it/press/modules.php?name=News&file=article&sid=2023">"Vitis"</a>, non adatte alla vinificazione). Ma col passare dei decenni, a seconda delle Nazioni di origine degli emigranti ed a seconda dei climi, anche i nuovi Paesi vitivinicoli hanno acquisito una propria personalità legata ad una specifica cultivar: lo "zinfandel" in California, il "malbec" in Argentina, lo "shiraz" in Australia.<br />Fra le nuove Patrie dell'enologia mondiale ne esiste una che desta molto interesse tra gli appassionati: il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cile">Cile</a>. Ed oggi non possiamo parlare dei vini di questo Paese senza menzionare il vitigno che ne è il simbolo: il <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Carmenere">"carmenère"</a>.<br /><br />Questa cultivar (spesso confusa con i "cabernet", specie con il "cabernet franc"), è un vitigno discendente della<a href="http://www.isaporidisicilia.com/catalogovino/vitignocabernet.htm"> "Vitis biturica"</a>, antenato delle cultivar bordolesi. Era diffusamente coltivata in Francia fino agli ultimi anni del XIX secolo, quando arrivò dall'America un parassita animale terribile e devastante per la vite, la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fillossera">fillossera</a>. Tale sgradito arrivo provocò la distruzione dei vigneti della Regione francese (cosa che poi accadde anche nel resto del Continente, costringendo molte persone ad emigrare), che vennero poi reimpiantati con <a href="http://www.vicopad.it/NuoviFile/portainnesto.html">portinnesti </a>resistenti alla fillossera (derivati da viti americane). Nel ripristino vennero però prefe<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/colchagua.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/colchagua.jpg" alt="" border="0" /></a>rite cultivar più moderne e produttive, mettendo nel dimenticatoio l'antica varietà.<br />Nel frattempo la vitivinicoltura metteva radici in Cile (Paese indenne dalla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fillossera">fillossera</a>) ed il "carmenère" trovava così una nuova Patria. Presenta un grappolo medio-piccolo, conico e con acini abbastanza radi (uno dei difetti produttivi della cultivar è rappresentata appunto dalla scarsa<a href="http://www.demauroparavia.it/4092"> allegagione</a> dei fiori), di colore nerastro e ricchi di <a href="http://www.winecountry.it/glossary/pruina_it.html">pruinosità</a>.<br />Da questo vitigno si ricavano vini alcolici, ben strutturati e dai <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tannino">tannini</a> morbidi. Caratteristiche comuni a molti vini cileni derivati dal "carmenère" sono il tratto erbaceo all'olfatto, con sfumature di liquirizia e di <a href="http://www.piante-e-arbusti.it/carrubo.htm">carruba</a>.<div style="text-align: left;">In Italia la diffusione di questi vini (purtroppo c'è ancora del provincialismo!!) non è ancora abituale. Ne ho comunque assaggiati alcuni acquistati nelle enoteche e li<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/puntanogal1.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/puntanogal1.jpg" alt="" border="0" /></a> ho trovati davvero molto validi ed a prezzi molto accessibili (aiutati dall<a href="http://www.xe.com/ucc/">'euro forte</a>).<br /><br />Un buon acquisto, per un approcio iniziale, può essere considerato il <span style="font-weight: bold;">"Carmenère Varietales" </span>dell'azienda<span style="font-weight: bold;"> "Punta Nogal"</span>, situata nella <span style="font-weight: bold;">Colchagua Valley</span> (Cile centrale). E' un prodotto discretamente alcolico (14% vol.!), dal sapore intenso e caratteristico del vitigno, da gustare (preferibilmente) non oltre i 12-24 mesi di invecchiamento. Si accompagna benissimo con grigliate di carne o con primi piatti conditi con ragù importanti. Io l'ho bevuto con una stupenda portata di <a href="http://www.ilbongustaio.com/ricette_tartufo.htm?PHPSESSID=1903a3a0088ca98833277f19cfc19dcb">filetto di vitellone al tartufo</a><a href="http://www.ilbongustaio.com/ricette_tartufo.htm?PHPSESSID=1903a3a0088ca98833277f19cfc19dcb"> nero estivo</a> ed è stato a dir poco caleidoscopico. Il <span style="font-weight: bold;">prezzo</span>? Circa <span style="font-weight: bold;">6 euri</span> in enoteca.<br /></div>Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><br /><span style="font-size:78%;">Nelle foto: racemo di carmenère, vigneto della Colchagua Valley, etichetta di "Punta Nogal Carmenère".<br /></span><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"2774","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1147470808840649272006-05-12T14:09:00.000-07:002011-04-29T16:17:21.300-07:00SHERRY, JEREZ O XERES? TRE NOMI GIUSTI PER UNA VERA DELIZIA.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/palomino.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/palomino.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />Per parlare in maniera esauriente dello<a href="http://www.sherry.org/"> sherry</a> non basterebbe una enciclopedia intera, tanti sono gli argomenti coinvolti da questo nobile vino, le cui origini si perdono fino al 1100 a.c., quando la viticoltura fu importata nella regione dai fenici. Da allora il felice connubio tra la vite ed il territorio di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Jerez_de_la_Frontera">Jerez de la Frontera</a> (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Spagna">Spagna</a>) non si è mai interrotto: l'uomo ha saputo far tesoro delle condizioni particolari che questo territorio presenta, ideando un sistema di vinificazione del tutto peculiare.<br /><br />Questo vino liquoroso si ottiene principalmente da tre cultivar, che sono il Palomino, il Pedro Ximenez ed il Moscatel. Il mosto ottenuto da spremitura soffice viene avviato alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fermentazione">fermentazione</a>, che continua fino al raggiungimento di circa 12 gradi alcolici. A questo punto il vino viene arricchito con distillato, in quantità tale da arrivare in un intervallo del titolo alcolico compreso tra i 15 ed i 22 gradi (<span style="font-style: italic;">per questo lo jerez è da definire vino <a href="http://www.culturadelbere.it/culturadelbere/it_vino/glossario.php">fortificato</a>)</span>.<br /><br />Solo ora inizia la fase di invecchiamento per il quale vengono usate botti della capacità di 600 litri che non vengono riempite del tutto (cosa anomala nei normali processi di vinificazione) ma per i 5/6 del volume, al fine di favorire i processi ossidativi richiesti per l'ottenimento del prodotto. I barili vengono impilati in piramidi cha hanno il prodotto più giovane sulla sommità ed il più vecchio al suolo (da ciò il termine <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Solera">"solera"</a>). Nelle botti succede una cosa sorprendente: sulla superficie del vino si forma una patina biancastra e caseosa costituita<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/vigneto%20jerez.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/vigneto%20jerez.jpg" alt="" border="0" /></a> principalmente da lieviti del genere <a style="font-style: italic;" href="http://en.wikipedia.org/wiki/Saccharomyces">Saccharomyces</a>, chiamata <span style="font-weight: bold;">fiore</span>. L'invecchiamento minimo dura tre anni durante i quali, nelle botti, si verificano delle perdite di volume, che vengono rimpiazzate con vino proveniente dalle annate più recenti, stivate al livello immediatamente superiore della piramide di maturazione. Al termine di tale processo, sul fondo dei barili (che vengono in seguito ricercati come contenitori adatti all'invecchiamento di <a href="http://www.morrisonbowmoredistilleryshop.com/ProductDetails.aspx?product_id=913">whiskies</a> ed altri distillati), troviamo uno strato di microrganismi morti chiamati "<span style="font-weight: bold;">madre</span> dello sherry".<br /><br />Questa particolare, complessa e lunga lavorazione da me descritta per sommi capi, può subire molte varianti, sulle modalità e sulla durata. Varianti che determinano i molti tipi di jerez presenti sul mercato, che possono essere secchi ("Fino" e "Amontillado"), semidolci ("Oloroso"e "Palo Cortado") e dolci ("Pedro Ximenez" e "Moscatel" prodotti con le uve omonime). Oltre a queste tre grandi categorie esistono selezioni speciali, prodotti a lunghissimo invecchiamento e miscele (blends).<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/don%20zoilo%20sherry.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/don%20zoilo%20sherry.jpg" alt="" border="0" /></a><br />In Italia sono di facile reperimento gli Sherry della categoria dolce, in particolare della selezione "Pedro Ximenez". Ne ho assaggiati in diverse occasioni e ritengo che un prodotto dal buon rapporto tra qualità e prezzo sia il "Don Zoilo", realizzato dalla <a href="http://www.williams-humbert.com/">"Bodegas Williams & Humbert"</a>, azienda situata nel territorio di Jerez de la Frontera. E' un vino di buona densità, di colore mogano scuro, dal sapore dolce, ricco, pieno, morbido e consistente, profumo speziato, tendente all'uva sultanina. In bocca dona una piacevole sensazione tattile.<br /><br />Ideale compagno nelle meditazioni pomeridiane, da benessere ed energia al corpo ed alla mente. L'abbinamento gastronomico ideale è con i dolci. Bevuto insieme ad un buon gelato al cioccolato, genuino e ricco di cacao, costituisce un connubio vincente. Il prezzo del prodotto, invecchiato 12 anni, si aggira intorno ai <span style="font-weight: bold;">10 euri</span> (in enoteca). Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">Nelle foto: grappolo di uva cultivar "Palomino", vigneto nella Regione di Jerez de la Frontera, bottiglia di "Don Zoilo".<br /></span><script type='text/javascript'>maptalks_motif={"background":"#f7f0e9","top_background":"#c5b4b9","top_text_color":"#a3234e","comment_background":"#f5e4e9","text_color":"#632035","blurred_text_color":"#632035","anchor_color":"#bf277e","border_color":"#ab8d9c","separators_color":"#ebbdcc"};maptalks_widget={"api":{"apiKey":"UxA8aXamtD9NgD6y47ZCYVancrFq0Wf5","type":"post","version":"0.1","id":"961","features":{"photos_box":"on","linked_resource":"on","comments_brief":"on","comments":"on"}},"iframe":{"width":"100%","height":"240px"}};</script><script type='text/javascript' src='http://www.maptalks.net/js/api/widget.js'></script>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-27440189.post-1147309806711995142006-05-10T15:32:00.000-07:002010-01-17T10:39:14.982-08:00RIBOLLA O REBULA? NON IMPORTA! LA QUALITA' NON CONOSCE FRONTIERE.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/ribolla_gialla.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/ribolla_gialla.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: justify;">Il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Friuli_Venezia_Giulia">Friuli Venezia Giulia</a> è, tra le Regioni italiane, una di quelle che vantano tradizioni enologiche e varietali piacevolmente più ampie. Pur possedendo vitigni e vini rossi di ottima qualità, è con i vini bianchi che questa terra raggiunge i risultati maggiormente rilevanti. A mio modesto parere, tra i migliori bianchi al mondo.<br />Vorrei in questa occasione parlarvi di un vitigno eccezionale, che riesce sempre a suscitare il mio entusiasmo: la ribolla gialla, nota e coltivata anche nella confinante Provincia di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Nova_Gorica">Nova Gorica</a> (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slovenia">Slovenia</a>) con il nome di "rebula".<br />La cultivar presenta grappoli dalla forma cilindrica ed acini piuttosto grandi dal colore paglierino. Ha un profumo vinoso e delicatamente floreale, gusto molto morbido e piacevolmente fresco, con lievi sentori tanninici. La ribolla è fonte di bianchi molto completi e strutturati.<br />Tuttavia, per poter parlare con equità di questo vitigno , non posso ridurmi al sia pur grandioso Friuli Venezia Giulia. Questa varietà è infatti diffusa in molti paesi d'Europa (in Portogallo è nota col nome di "ribolha") e non solo... Tuttavia, per non essere dispersivo, parlerò del territorio che del Friuli Venezia Giulia è la naturale ed ideale prosecuzione: il Collio sloveno.<br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/goriska%20brda.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/goriska%20brda.jpg" alt="" border="0" /></a><br />La grande storia e le logiche geopolitiche portano spesso dietro di loro conseguenze che gli strateghi ed i Capi di Stato non tengono in considerazione. <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondiale">La seconda guerra mondiale</a> ha lasciato in questi territori, a cavallo tra l'Italia e l'ex-Iugoslavia, ferite molto profonde ed ha creato nuovi confini. Con la firma del<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Osimo"> trattato di Osimo</a>, stipulato tra Italia e Federazione Iugoslava, la regione carsica si è trovata divisa fra due Stati, facendo si che anche la viticoltura subisse destini diversi: in Italia l'evoluzione produttiva è tecnologica ha portato alla realizzazione di prodotti molto ricercati e di grande eleganza, in Iugoslavia c'è stata una "ibernazione" che, per molti anni, ha mantenuto una piccola vitivinicoltura destinata spesso all'autoconsumo. Il tutto è avvenuto fino ai primi anni novanta, quando una vitalità innovatrice ha risvegliato il settore enologico anche nella neonata <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Slovenia">Slovenia</a>, conducendo ad un accostamento tra l'antico ed il nuovo, in una virtuosa interazione. Vini moderni, di tendenza, ma con un gusto affascinante e primordiale.<br /><br />Nel Collio goriziano vorrei segnalare la ribolla prodotta da un piccolo produttore, l' <a href="http://www.wineweb.com/scripts/wineryframe.cfm/19267/Azienda%20Agricola%20Komic%20Francesco%20E%20Claudio%20"><span style="font-weight: bold;">"Azienda Agricola Komic"</span></a> di Lucinico (GO). E un prodotto che manifesta schiettamente tutte le caratteristiche del vitigno, rendendolo il compagno ideale dei primi piatti a base di pesce. Ad un<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/1600/rebula.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1665/2891/200/rebula.jpg" alt="" border="0" /></a> prezzo inferiore ai <span style="font-weight: bold;">10 euri</span>.<br />Nel versante sloveno vorrei segnalare la "Rebula Vipavska Dolina" dell'azienda <span style="font-weight: bold;">Slavček</span>, situata nel territorio di Dornberk. E' un vino vero: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Agricoltura_biologica">coltivazione biologica</a>, nessuna pratica di forzatura (ovvero senza somministrazione di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fitormone">fitormoni </a>di sintesi) in vigneto, nessun lievito selezionato, nessun intervento di chiarifica. Secco, persistente e sapido, lo consiglio con piatti di pesce al forno e carni bianche poco elaborate. Ottimo anche con formaggi caprini freschi. Distribuito in Italia dalla <a href="http://www.velier.it/">Velier</a>. Il prezzo? Intorno ai <span style="font-weight: bold;">16 euri</span> in enoteca. Allora cosa dire? Buona Salute a Tutti!! Pierluigi Salvatore.<br /><br /><span style="font-size:78%;">Nelle foto: racemo di ribolla, vigneto nella regione della Goriška Brda, versioni italiana e slovena della ribolla gialla.</span></div>pierosalvatorehttp://www.blogger.com/profile/07338776908451145599noreply@blogger.com4